Firenze- Nasce a Viareggio la rete regionale dei centri e delle strutture di servizi qualificati per la nautica da diporto, ossia il Distretto Integrato Regionale della Nautica, un’organizzazione sistemica dei centri servizi del settore che vede coinvolte le cinque province costiere toscane. L’obiettivo è quello di creare centri altamente qualificati, ciascuno con proprie specializzazioni, per evitare sovrapposizioni e, soprattutto, ottimizzare risorse e potenzialità dei territori, offrendo sul mercato italiano e internazionale quei servizi indispensabili a tutta la filiera.
Un modello industriale che diventa un riferimento in Toscana ed anche per altri distretti.
«Intendiamo ricostruire il ciclo produttivo della nautica e della diportistica che, a differenza di quanto spesso si crede, non coinvolge soltanto la costa, ma l’intero territorio regionale», ha dichiarato Ambrogio Brenna, as sessore regionale all'innovazione intervenendo alla presentazione. «Il protocollo rappresenta un momento di sintesi per definire le diverse competenze, per costituire un’offerta capace di trattenere in Toscana risorse e opportunità, cercando di contrastare la propensione dei maggiori players a fare investimenti all’estero, e, infine per contrastare la crisi, creando nuove occasioni di sviluppo e occupazione”.
I Centri Servizi della Nautica della Toscana già dall’ottobre 2007 avevano dato vita a un tavolo operativo finalizzato al confronto su progetti e competenze e alla condivisione di problemi e scelte per affrontarli, il tutto in un’ottica di trovare indirizzi per il rilancio della competitività delle imprese toscane, operare in termini di efficienza, efficacia e razionalizzazione delle risorse.
La Rete regionale dei centri e delle strutture qualificate per la nautica da diporto toscana dovrà provvedere a condivid ere conoscenze e buone pratiche, realizzare servizi qualificati per il trasferimento tecnologico e l’innovazione, definire una linea industriale comune, integrarsi con realtà anche extra regionali che possano portare esperienze imprenditoriali e istituzionali di eccellenza.
Gli Enti pubblici all’interno della rete, ossia le 5 province costiere, hanno il ruolo di coordinamento e di indirizzo politico, definiscono e programmano le strategie e le linee della politica industriale, tenendo conto degli indirizzi regionali in materia.
Essi saranno rappresentati dal Gruppo di Indirizzo, costituito da assessori competenti delle Province e della Regione firmatarie.
La gestione del network sarà affidata ai referenti dei Centri dei Servizi che pianificheranno le attività annuali, gli obiettivi, i progetti, gli interventi, aggiorneranno le reciproche informazioni e coinvolgeranno associazioni di categoria, imprese, centri e laboratori di ricerca. (com/cl)