Firenze– Il 9% dei lavoratori in Toscana non è regolare. E pensare che la nostra regione, da questo punto di vista può definirsi “virtuosa”, visto che, come indicano i dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato, le realtà irregolari in Italia sono oltre 470mila per un totale di un milione e 100mila lavoratori e un’incidenza del 46% di evasione fiscale.
I settori dove l’evasione è maggiore sono i trasporti, le comunicazioni, gli alberghi e i pubblici esercizi, l’intermediazione finanziaria e immobiliare, l’edilizia e la manutenzione.
Una situazione davvero allarmante per sensibilizzare sulla quale Confartigianato, ha organizzato per lunedì prossimo, 23 febbraio, la prima giornata regionale contro l’abusivismo e il sommerso. Sarà distribuito materiale informativo in tutte le città toscane, le delegazioni provinciali incontreranno i rispettivi prefetti mentre la dirigenza regionale presenterà la campagna l presidente del consiglio della Regione Toscana Riccardo Nencini. Anche a Prato una delegazione di Confartigianato Imprese Prato si recherà dal Prefetto per illustrare la situazione.
”Per uscire dalla crisi – commenta il presidente di Confartigianato Imprese Prato, Stefano Acerbi - accanto alle politiche mirate a sostegno delle imprese occorrono interventi decisivi per contrastare il fenomeno del sommerso, che da troppo tempo sta minando il nostro sistema economico: una piaga contro cui Confartigianato si batte da anni.
E’ arrivato il momento di attuare strategie per combattere il fenomeno del lavoro irregolare”. Una battaglia, quella contro l’abusivismo, resa ancora più difficile dalla crisi attuale. “Le famiglie, oggi più che mai impegnate a far quadrare il bilancio familiare, sono più orientate ad acquistare prodotti di provenienza incerta e qualità scadente ma di basso costo – dice Acerbi – e spesso si affida ad abusivi per risparmiare: ecco così arrivare un esercito di muratori e installatori improvvisati che mettono a serio rischio l’incolumità propria e quella dei loro clienti, a “doppiolavoristi” che fanno gli artigiani per hobby senza offrire nessuna garanzia di affidabilità, sicurezza e tantomeno qualità del lavoro svolto.
Una corsa al risparmio che impedisce di vedere che abusivismo e sommerso contribuiscono pesantemente alla chiusura delle aziende sane, togliendo potere d’acquisto alle famiglie”.
Sarà una delegazione di Confartigianato Toscana a presentare, lunedì 23 febbraio alle 12.30, a Palazzo Panciatichi (via Cavour 4), al presidente dell’assemblea legislativa, Riccardo Nencini, la prima giornata regionale contro il lavoro irregolare. “Le istituzioni e le forze dell’ordine – anticipa il presidente Nencini – hanno il dovere di vigilare e contrastare i fenomeni di abusivismo; i cittadini sono chiamati ad essere responsabili, a scegliere i commercianti ai quali si affidano, cercando professionalità, sicurezza e rispetto della legalità”.
“In questo momento di particolare crisi economica – ha aggiunto il presidente – per garantire certezza e futuro all’imprenditoria, non solo occorre porre fine al fenomeno dell’abusivismo ma bisogna cambiare rotta con politiche mirate al sostegno delle aziende. Per esempio, ci vorrebbero incentivi economici per le imprese operanti nel commercio al minuto, finalizzati a investimenti oppure un fondo di garanzia per l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese destinato a investimenti e ripatrimonializzazioni”.
Nel corso dell’incontro Confartigianato presenterà i dati relativi al fenomeno del lavoro sommerso e all’abusivismo. (bb)