Le Ferrovie dello Stato hanno disdetto con due anni di anticipo il servizio dei carrellini portabagagli, mettendo a rischio l’occupazione di numerosi lavoratori, i quali hanno reagito con un presidio alla Stazione di Santa Maria Novella nel giorno di Mercoledì 18 febbraio e si sono riuniti in assemblea presso il Dopolavoro Ferrovieri. Le organizzazioni sindacali hanno preso netta posizione contro la decisione delle Ferrovie dello Stato, che – oltre a colpire l’occupazione – peggiora il servizio ai passeggeri.
Alla Baccetti trasporti, azienda che ha sede a Montelupo Fiorentino, 39 autisti e 3 impiegati delle diverse sedi sono stati messi in mobilità per ristrutturazione aziendale, decisione contestata dalle organizzazioni sindacali, per i quali resta possibile applicare la cassa integrazione ordinaria per superare il calo di lavoro che si è registrato nei porti di Livorno, Genova e La Spezia e negli interporti di Milano, Verona, Padova e Bologna.
La Malo, azienda che produce capi d’abbigliamento in cachemire, anche per altre “griffe”, ha messo in cassa integrazione 38 lavoratori su 95 occupati nel proprio stabilimento di Campi Bisenzio.
La Malo fa parte di ITR Holding e paga lo stato di crisi del gruppo, i lavoratori che rischiano il posto sono in tutta Italia 1.600, più 5.600 dell’indotto e dei contoterzisti, lo stesso stabilimento di Campi Bisenzio da lavoro a circa 60 aziende dell’area pratese.