Gianluca Comotto ha le idee chiare sulla gara di domenica: “Non è uno spareggio, ma una partita che dirà molto sul futuro di Genoa e Fiorentina. Loro hanno un grande collettivo e c’è da temere Milito, ma anche il pubblico e l’entusiasmo potranno fare la differenza”. Il difensore, alla sua seconda vita in viola, ha raccontato nel corso della conferenza stampa, quali sono le sue condizioni e il suo stato d’animo: “Ho avuto anche l’influenza, a Bologna ho giocato con la febbre, ma ora sto bene.
Forse non ho ancora toccato i picchi del passato, eppure mi sento in ottime condizioni soprattutto se penso a come è iniziata la stagione. Un’operazione, la lunga riabilitazione e poi il ritorno in campo”. Il cuore di Comotto mantiene le tinte granata, che virano sempre di più al viola, e che lo accomunano anche ad uno dei protagonisti delle ultime gare: “Io e Semioli abbiamo vinto un torneo di Viareggio e una Coppa Italia insieme con il vivaio del Torino. Con lui in campo le soluzioni offensive sono tante, posso sovrappormi e arrivare a crossare dal fondo: il modo più pericoloso per mettere un pallone in area.
Sono contento che abbia ritrovato una certa continuità”. Il livello delle avversarie dei viola? Questo il commento dell’esterno arretrato: “Vedo tante squadre organizzate. A differenza del passato per quanto riguarda le individualità c’è stato un balzo verso l’alto. Domenica c’erano Foggia e Zarate con Pandev che potevano metterti in difficoltà nell’uno-contro-uno, la domenica prima Di Vaio, ora Jankovic. Credo che le nostre qualità si dovranno vedere anche come squadra, ma il compito di un buon difensore, a differenza di uno normale, è quello di intercettare l’azione offensiva avversaria e far ripartire la squadra in velocità”.
Uno sguardo all’amichevole tra azzurri e verdeoro di martedì scorso: “C’è stato tanto Brasile e poca Italia, anche da un punto di vista tecnico. Melo si è integrato subito, Gilardino e Montolivo hanno fatto il possibile anche se tutta la squadra ha faticato molto”. Una parola per i compagni: “Frey è una garanzia, un valore aggiunto per la squadra, tanto che i tre punti contro la Lazio sono anche, forse soprattutto merito su. Donadel ha qualità e può essere un’arma in più a centrocampo”.Un pensiero al goal? “Di solito ci provo da molto lontano – ha spiegato Comotto, aggiungendo poi con un sorriso – domenica ci ho provato da molto vicino, ma il portiere è stato bravo.
Battute a parte ho voglia di fare goal, ci riproverò anche su palla inattiva”.