Firenze, 19 Gennaio 2009- Le recenti inchieste giudiziarie che coinvolgono alcuni dei protagonisti delle scelte che hanno riguardato la Terza Corsia autostradale e il contestato progetto del By-Pass del Galluzzo pongono quesiti gravi e impellenti. Si tratta In particolare del coinvolgimento dell'Arch. Casamonti, in qualità di tecnico incaricato per una serie d’inserimenti paesaggistici e di ripristini ambientali per conto del Comune d'Impruneta e dell'ex assessore fiorentino Gianni Biagi che ha dettato finora le regole per il By-Pass del Galluzzo.
Al di là degli aspetti giudiziari - nei quali le Associazioni non intendono entrare per rispetto della Magistratura - viene da chiedersi come e da chi verrà affrontata d'ora in poi la progettazione di riqualificazione ambientale delle aree investite dalla costruzione dell'infrastruttura. E soprattutto come mai, nonostante le reiterate richieste delle Associazioni ambientaliste, non si è visto nessun progetto specifico di riqualificazione delle aree di cantiere come previste dal Decreto VIA del Ministero dell'Ambiente.
Società Autostrade per l'Italia ha intenzione di presentare finalmente tali progetti finora mancanti? Italia Nostra, Lipu e WWF denunciando questa grave carenza vogliono anche poter esprimere il loro parere sui necessari ripristini ambientali post-operam ed esprimono il timore che essi vengano male eseguiti com’è già accaduto, basta vedere la totale eterogenità delle barriere fonoassorbenti prescelte per il tratto del 'Parco delle Colline fiorentine', barriere che vanno da quelle in terra inerbite già presenti in alcuni punti tra Scandicci e Fi –sud, fino alle altrettanto discutibili barriere in cotto e corteen scelte per i tratti paesaggisticamente più suggestivi.
Le Associazioni chiedono l'intervento urgente del Comitato Tecnico di Garanzia per dare una soluzione seria, ponderata e urgente al problema dell'inserimento paesaggistico dell'opera viaria. Chiedono ai rappresentanti del Comune di Firenze e degli altri Comuni contermini di salvaguardare gl'interessi collettivi di benessere, di tutela dell'ambiente. Per questo le Associazioni si propongono di organizzare un'assemblea aperta ai cittadini della zona per dare maggiore forza alle loro richieste e per ottenere risposte certe dalle Amministrazioni e da Società Autostrade.