Professioni intellettuali: un fondo di rotazione di 1 milione di euro per favorire l’accesso alle attività

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 dicembre 2008 15:10
Professioni intellettuali: un fondo di rotazione di 1 milione di euro per favorire l’accesso alle attività

Firenze 30 dicembre 2008- Promuovere l’innovazione e sostenere i giovani nelle professioni intellettuali, con l’istituzione di un fondo di rotazione per favorire l’accesso e l’esercizio delle attività professionali e l’identificazione di nuove forme di raccordo a livello regionale che puntino alla semplificazione e alla qualità dei servizi. Questi gli obiettivi della legge regionale in materia di professioni – che ha una dotazione di 1.400.000 euro – approvata dall’aula a maggioranza, con l’astensione dei gruppi del centro destra.

La legge, come spiegato nell’illustrazione dal presidente della commissione Attività Produttive Vittorio Bugli (Pd) non vuole entrare nelle competenze statali in materia di professioni e di ordini, ma interviene in modo fattivo con l’istituzione di un fondo di rotazione di 1 milione di euro, sotto forma di garanzie per prestiti d’onore per l’acquisto di beni informatici per giovani sotto i trent’anni, e per altre forme di prestito volte a sostenere le spese per i nuovi studi professionali per i giovani sotto i quarant’anni.

La legge inoltre istituisce la “Commissione regionale delle professioni” quale sede di raccordo tra la Regione e le professioni, con la partecipazione di un membro per ogni associazione riconosciuta a livello regionale come rappresentativa delle professioni ordinistiche e di professioni associate a prestatori d’opera intellettuali. La Regione inoltre sosterrà tramite un finanziamento di 400 mila euro la costituzione di un “soggetto consortile multidisciplinare” con la partecipazione di tutti i soggetti professionali interessati, per lo svolgimento di attività formative, informative e operative; per l’erogazione del contributo, la Regione emanerà un bando e selezionerà la migliore proposta progettuale.

“Questa legge è un segnale utile per tutta la società toscana – ha concluso Bugli – e permette di costruire approcci ulteriori”. “Siamo lontani dalla cultura politica che ha prospettato questa legge – ha esordito Alberto Magnolfi (Fi-Pdl) - secondo noi la finalità doveva essere prospettata attraverso forme di sussidiarietà, per evitare l’intervento improprio della politica e il rischio di sindacalizzazione”. Tuttavia la discussione proficua in commissione e l’attenzione verso la loro proposta – ovvero l’individuazione del settore contenzioso legato ai fondi europei per dare spinta all’innovazione dell’eccellenza nelle professioni – ha portato i gruppi del centro-destra, come ha spiegato da Magnolfi, a optare per l’astensione.
L’assessore Agostino Fragai, dopo aver ricordato il lungo lavoro di consultazione e la complessa gestione che ha portato alla legge, ha parlato del finanziamento rivolto ai giovani come uno degli aspetti più significativi.

Infine la dichiarazione di voto Marcella Amadio (An-Pdl): «Manca sempre qualcosa per arrivare al totale. Ricordo la mia perplessità sulla proposta di legge relativa all’imprenditoria giovanile, per la quale la maggioranza di centrosinistra si rifiutò di accogliere le giuste richieste di Confindustria che chiedeva di innalzare i limiti di età fino a 40 anni. Adesso ci troviamo di fronte a una proposta di legge che ha ottimi propositi, ma poi ci scontriamo con quella che è la realtà. Le associazioni di categoria si sono dimostrate favorevoli, ma se andiamo a fare i conti, gli esercenti professioni intellettuali ordinistiche sono circa 490 mila di cui il 2 per cento si tratta di giovani fra i 30 e i 40 anni e tenendo conto dei fondi che sono stati messi a disposizione dalla Regione, dovrebbero andare loro circa 100 euro.

Mi auguro che il dato sia sbagliato perché se così non fosse mi domando di cosa stiamo parlando dato che si tratterebbe di una grossa presa in giro. Il nostro è un voto di astensione, ma per una corretta informazione chiedo all’assessore di chiarire se il dato sia o meno reale visto che si tratta di un punto particolarmente importante».

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