“Una tegola su famiglie e imprese, ma anche su un settore che già da tempo avverte pesanti i riflessi della crisi economica” così Maurizio Barsottini, Presidente Cna Installazioni e Impianti Toscana, commenta la riforma del bonus fiscale per il risparmio energetico.
Nel decreto legge approvato venerdì scorso dal Consiglio dei Ministri (DL 185/08), il Governo ha inserito un provvedimento che, di fatto, annulla gli incentivi per le spese per le ristrutturazioni edilizie con finalità ambientali (55%), poiché rende le agevolazioni fiscali incerte.
Il “pacchetto anticrisi” mette così in crisi un settore, quello della installazione impianti, che in Toscana conta 10.000 piccole imprese e 25.000 addetti e che già da mesi segnalava contrazione del lavoro e difficoltà di riscossione. Ora la situazione non può che peggiorare ulteriormente e qualche imprenditore si troverà sicuramente costretto a ridimensionare la propria ditta. Le imprese toscane sono sul piede di guerra e chiedono l’appoggio di istituzioni, forze politiche e parlamentari, ordini professionali per contestare un provvedimento che affossa un intero settore, mette in difficoltà famiglie e imprese che hanno fatto un investimento nel risparmio energetico e l’energia pulita e avrà anche riflessi negativi sull’ambiente.
“Certo chi stava pensando di fare un intervento di contenimento energetico, ora si guarderà bene dal realizzarlo!!!!! – aggiunge Barsottini – E ora chi va a raccontare ai nostri clienti, siano famiglie o imprese, che l’opportunità che siamo andati a sollecitare, non per colpa nostra, ma comunque di fatto è stata uno scherzo? Chi dice loro che, a fronte di impegni programmati e esposizioni finanziarie, la tanto decantata opportunità non esiste più e le decine di migliaia di euro che dovevano risparmiare di imposta sono ora un miraggio? Ai privati va il contentino della possibilità di accedere al 36%, comunque con meccanismi penalizzanti e appesantimenti burocratici, mentre le aziende che hanno fatto interventi di risparmio energetico e in energie rinnovabili rischiano di perdere tutto.
Delle attività svolte nel 2008 troveranno accesso alla detrazione sì e no una su venti”.
Con la riforma del bonus fiscale per il risparmio energetico inoltre il Governo ha spazzato via una delle poche opportunità di lavoro per le imprese del settore installazione impianti. L’efficienza energetica e l’applicazione di sistemi alimentati da fonti rinnovabili rappresenta un modello etico e sostanziale per rispettare gli impegni internazionali in tema di riduzione delle emissioni, ma favorisce anche la competitività, poiché il costo dell’energia soprattutto in certi comparti pesa enormemente sul bilancio delle imprese e anche in un momento tragico per l’economia può incentivare gli investimenti.
La detrazione fiscale del 55%, per la prima volta anche per le imprese, aveva fin qui smosso oltre 3 miliardi di investimenti, di cui almeno 300milioni in Toscana. “N essuno di noi è stolto – conclude Barsottini - o pensa che in un momento di recessione quale quello che stiamo vivendo non siano necessari tagli e sacrifici, ma è sorprendente che un decreto legge varato in funzione anticrisi disponga, di fatto, la forte riduzione dell’attività per il 2009 ed il 2010 di un settore innovativo e trainante come quello del risparmio energetico.
Questo crea instabilità, incertezza, sfiducia. Chiediamo al Governo una volta per tutte una politica energetica per il Paese senza sempre tornare sopra ad un argomento così strategico e soprattutto di non cambiare le carte in tavola”.
«Proprio nel momento in cui anche a Firenze stavano decollando le richieste per interventi edilizi mirati al risparmio energetico, dal Governo è stato emanato un decreto legge che attenua fortemente le agevolazioni fiscali». La denuncia arriva da Confedilizia Firenze.
Che aggiunge: «Basti pensare che circa la metà dei lavori di ristrutturazione attualmente in corso nella provincia di Firenze sono dettati dall’esigenza di adeguare le case ai criteri di risparmio energetico. Ma il decreto anti-crisi approvato nei giorni scorsi dal Governo prevede che la detrazione fiscale del 55% su tali interventi, già introdotta con la Finanziaria 2007, sarà concessa, per le spese sostenute nel 2008, 2009 e 2010, solo se lo consentirà la concreta disponibilità delle risorse pubbliche stanziate per questo scopo».
«Per queste ragioni – conclude Confedilizia Firenze, - esprimiamo forte perplessità sulla manovra, che finirà per scoraggiare molti proprietari di case, con grave danno anche per l’ambiente e per il settore edilizio».
Qualora tale provvedimento fosse approvato in via definitiva, Federconsumatori ed Adusbef metteranno in campo ogni azione, anche di carattere legale, per tutelare tutti coloro che ne siano danneggiati.