Il sistema Confidi sta attraversando una fase di profonda ristrutturazione, contrassegnata da una forte concentrazione dal lato dell'offerta. Dei circa 70 soggetti toscani iscritti nel 2006 nell'elenco sono rimasti ad oggi solo 20 secondo la seguente ripartizione territoriale per provincia di insediamento: Arezzo 2, Firenze 8, Grosseto 2, Livorno 2, Lucca 2, Pisa 1, Prato 1, Siena 2. Sono i dati emersi durante il convegno 'La nuova attività dei Confidi' organizzato da Res Group all'università di economia di Firenze.
Ai dati elencati ha concorso l'opera di aggregazione intrapresa, pur con diverse modalità, da taluni operatori del settore i quali, anche per le accresciute dimensioni, assumono caratteristiche di vera e propria struttura finanziaria. E' per questa dimensione acquisita che diventano un soggetto che necessariamente deve essere sottoposto ad una normativa molto più vicina ad un istituto di credito che ad un consorzio. Gli attuali confidi fanno capo ad associazioni di categoria (artigianato, commercio-turismo-servizi, industria, cooperazione, agricoltura ed edilizia).
Per quanto riguarda il modello, prevale la forma cooperativa a mutualità prevalente e quella del consorzio. In Toscana le aziende consorziate nei confidi si approssimano al 40% del totale con una prevalente quota di imprese artigianali. Elevata la numerosità dei soci dei confidi che, in relazione alla dimensione dell'organismo, possono anche raggiungere le 40 mila unità. I confidi toscani operano in larga parte nel segmento del "rilascio di garanzie di primo grado" (ovvero direttamente alle banche eroganti il prestito alle PMI) con copertura fino all'80% del rischio creditizio.
L'operatività nei riguardi delle banche avviene sulla base di convenzioni che definiscono le caratteristiche dei finanziamenti, le condizioni della garanzia e l'ammontare dei fidi. La maggior parte dei soggetti in parola ha stipulato accordi di tal natura con più banche. Si rileva che il mercato toscano è appannaggio di quattro operatori che detengono una quota superiore al 70%. La consistenza dei finanziamenti che beneficiano delle garanzie prestate dalle società regionali si attesterebbe alla fine del 2006 a circa € 7,5 mld.
"I Confidi – ha spiegato Gianluca Puccinelli, amministratore delegato di Res Group - vanno assumendo sempre più importanza nel panorama economico finanziario nazionale in quanto rappresentano sempre di più l'anello fra le banche e la piccola e media impresa. E' infatti grazie ai consorzi fidi che le piccole e medie imprese riescono ad accedere al credito a condizioni vantaggiose. Molti Confidi assumono dimensioni sempre più importanti e volumi sempre più ampi di credito tanto da dover essere iscritti all'articolo 107 del regolamento degli intermediari vigilati da Banca d'Italia.
Si configura quindi, in questo particolare momento di profonda crisi globale, un vero e proprio salto di qualità per i Confidi che, da associazioni, si trasformeranno in istituzioni creditizie vere e proprie".
La crisi c’è, è innegabile. Anche la Toscana sta vivendo un fase di recessione economica e forse il momento peggiore, come dicono molti analisti, deve ancora arrivare. Ma le aziende non devono sentirsi sole e soprattutto non devono rassegnarsi ad una inevitabile recessione. Per chi saprà innovare, per chi saprà fare le scelte giuste e per chi saprà promuovere le proprie strategie di mercato questa crisi potrebbe anche rivelarsi un’opportunità.
E’ questo in estrema sintesi il messaggio lanciato ieri all’auditorium La Tinaia di Fucecchio in occasione della tavola rotonda che aveva come tema gli ''Strumenti per affrontare la crisi finanziaria delle imprese''. Di fronte ad un pubblico partecipe ed interessato, dopo l’introduzione del Sindaco Claudio Toni, si sono confrontati Tiziano Cini, Direttore dell’Agenzia Formativa dell’Empolese Valdelsa, Ferruccio Vannucci, Direttore Generale di Artigiancredito Toscano, Piero Romoli, Direttore Rete Commerciale della Cassa Risparmio di San Miniato, Luigi Nenci, Direttore della Cna, Giovanni Ricciardi, Direttore Generale di Fidi Toscana e Saverio Tani, responsabile Direzione Convenzioni di Toscana Comfidi.
L’incontro ha rappresentato una sorta di inaugurazione di PiazzaLavoro, l’iniziativa del Comune di Fucecchio e della Rete Informagiovani del Valdarno che ha tra i propri partners anche il Circondario Empolese Valdelsa e la Regione toscana. La rassegna, che ha come tema di questa edizione l’appassionamento, entra nel vivo. Domani, venerdì 28 novembre, saranno protagonisti gli studenti delle classi quinte dell’Istituti superiori di Fucecchio, San Miniato e Montopoli. Due incontri, sul tema del talento e della sua mancata valorizzazione, si terranno la mattina a partire dalle ore 9,30.
All’Auditorium La Tinaia ne parleranno il professor Bellandi dell’Università di Pisa, Luigi di Marco di Feder managment, Giovanni Moriani imprenditore e fondatore di Computer Var e la scrittrice Flavia Piccinini. Sempre alle 9.30 ma nella sala consiliare del Comune di Fucecchio lo stesso tema sarà invece affrontato dal professor S. George dell’Università di Pisa con Fulvio Gini, scienziato, con l’imprenditrice Alessandra Lucci, con il musicista Fabio Bagnoli e con Luigi Cardini, Presidente Nazionale dei Fratres.
In contemporanea, inizio alle ore 10, nella saletta dell’auditorium La Tinaia si terrà un laboratorio rivolto agli insegnanti dal titolo 'La scuola può appassionare alla vita e al futuro?'' con la conduzione di Gabriele Cantù. Appuntamenti interessanti anche nel pomeriggio: alle 15 sempre all’ Auditorium La Tinaia si terrà “Universis – i giovani incontrano le Università”, un’occasione per gli studenti delle scuole superiori per conoscere le offerte formative e i corsi di laurea delle principali Facoltà toscane.
In contemporanea inoltre si terrà un’interessante rassegna dal titolo ''Io non ho paura: giovani alla riscossa'' condotta da Luca Rasori dell’Associazione Il Grandevetro. Saranno presentati due libri di successo in un incontro con gli autori: ''Avanti giovani, alla riscossa'' di Massimo Livi Bacci e ''Homo Instabilis: Sociologia della precarietà'' di Sofia Capuano.