E' dedicato al miele l'ultimo titolo in libreria della collana di ricettari "I quaderni del mangiar sano" pubblicata da Vallecchi dal titolo "Dove osano le api" 50 ricette con il miele di Maria Salemi ( pp.64, euro 5,50).
Si sa: a volte ritornano, e in questo caso è davvero una buona notizia. Dopo secoli di oblio, da qualche tempo il miele è tornato nelle nostre cucine e sempre più spesso viene sostituito allo zucchero, proprio il medesimo dolcificante che lo soppiantò all'inizio del Cinquecento, facendone man mano dimenticare il sapore.
Considerato dai Greci il cibo degli dei e tanto amato dai nostri antenati che ai tempi di Roma dovevano perfino importarlo, il miele non è mai stato un semplice edulcorante quanto piuttosto un toccasana: a volte farmaco e altre afrodisiaco, disinfettante ed emolliente, è un vero e proprio ricostituente naturale. Se è vero che per Ottaviano Augusto era il segreto della longevità e per quanto oggi si faccia attenzione a non considerarlo una panacea, è fuor di dubbio che il miele sia realmente un alimento adatto a tutti, dai bambini alle persone anziane, dagli sportivi ai sedentari, facilmente assimilabile e altamente nutritivo.
Il gusto e il colore variano a seconda dei fiori "bottinati" dalle api, ed ecco il miele d'acacia, quello di castagno, di eucalipto o quello di biancospino, ma il più comune è il millefiori al quale concorrono vari tipi di polline. Pensare però, con un po' di tristezza, che l'unico modo per gustarlo sia sulla fetta di pane mattutina è un errore: col miele infatti stanno benissimo anche i sapori decisi del formaggio stagionato o del pesce affumicato, e perfino quelli inconsueti della faraona, del farro e del cavolo rosso.
Ma come si fa a liberare la fantasia armati di un semplice vasetto? Per cominciare basterà affidarsi alle 50 strabilianti ricette contenute in questo libro, tra antipasti e salse, primi e secondi, dessert e confetture : c'è da prenderci davvero gusto.
Autrice di numerosi saggi sulla storia della cucina e la cultura del cibo, Maria Salemi ha uno stile così piacevole che le sue ricette si possono gustare anche solo attraverso la lettura. La sua conclamata esperienza ne ha fatto una dei consulenti italiani più richiesti in occasione di manifestazioni storiche a carattere gastronomico.
Questo è il suo primo titolo per i Quaderni del mangiar sano.