Potrebbe esserci anche Romano Prodi tra gli ospiti d’onore della XXIV edizione del “Memorial Giampaolo Bardelli”, l’iniziativa etica a carattere nazionale per promuovere una corretta pratica sportiva e premiare chi lotta contro il doping, promossa da Renzo Bardelli e organizzata dall’Unione Nazionale Veterani dello Sport - Sezione “Celina Seghi” di Pistoia e dal Gruppo Sportivo Cantagrillo in collaborazione con Coni Provinciale di Pistoia, Panathlon Club Pistoia - Montecatini, Accademia della Chionchina e Associazione Internazionale Produttori del Verde “Moreno Vannucci”, che si terrà sabato 8 novembre 2008 a Pistoia, snodandosi tra la Sala Maggiore del Palazzo Comunale e la Sala Congressi dell’Hotel Villa Cappugi.
L’ex presidente del Consiglio, recentemente nominato dal segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon, alla guida del panel istituito dalle stesse Nazioni Unite e dall’Unione Africana che si occuperà della gestione dei finanziamenti delle missioni di peacekeeping in Africa, ha risposto all’invito avanzatogli dal promoter Renzo Bardelli.
Prodi ha telefonato personalmente a Bardelli ringraziandolo del gentile pensiero.
In partenza per gli Stati Uniti, ove appunto gli è stato conferito il prestigioso incarico, Prodi ha manifestato la propria disponibilità a intervenire, impegni internazionali permettendo, alla manifestazione pistoiese, ripromettendosi di risentire Bardelli in prossimità dell’evento.
Renzo Bardelli ha dedicato proprio a Prodi due capitoletti del suo ultimo, attesissimo (per le scottanti rivelazioni ivi contenute) libro “Mondo doping - angeli demoni e furbetti nello sport” (Bradipolibri), di prossima uscita nelle librerie italiane e che verrà presentato ufficialmente proprio nel corso del “Memorial”.
Un Prodi, come scrive Bardelli nella sua ultima fatica letteraria, “per il quale andare in bicicletta significava ‘...meditare. Liberarsi la mente. Soffrire’. E partecipare anche a qualche gara ufficiale, come la ‘Gran Fondo bolognese’ dove si classificò al 700° posto su 3000 partecipanti. Più volte, però, ha saputo affrontare problemi di politica sportiva in modo concreto”.
Nel 2003, ha ricordato sempre Bardelli in “Mondo doping”, in qualità di presidente della Commissione Europea, in un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” Prodi affermò “(sul doping) faccio una supplica bisogna smetterla, così si rovina lo sport e ci si rovina la salute.
Soprattutto che la smettano di dare sostanze illecite ai ragazzini. Il ciclismo è l’ultimo grande sport proletario del mondo. Il doping ce lo rovina. La fiducia della gente è crollata, se i professionisti vogliono morire insieme al loro sport continuino su questa strada. (In Europa) saremo pronti ad applicare norme identiche per tutti, purtroppo non riusciamo ad ottenere una legislazione comune”. Il 20 dicembre 2006, da presidente del Consiglio, dichiarò ancora a “La Gazzetta dello Sport” “il doping ha dimensioni enormi e non inquina soltanto i risultati, ma stravolge il modo con cui i ragazzi si avvicinano al ciclismo.
Sa quello che mi fa più paura? Il fatto che i ragazzi sono invitati al doping dai genitori e da chi gli sta vicino. Ai campioni del ciclismo chiedo un’esemplarità assoluta. L’aspetto etico dello sport è sempre, sempre più importante: significa rispetto verso se stessi e verso gli altri”. Al presidente dell’Uefa Michel Platini, che nel settembre 2007 scrisse una lettera a tutti i capi di governo europei sottolineando il rischio di un calcio rovinato dalla nefasta onnipresenza del denaro, Prodi rispose “il suo è un monito giusto e importante, tanto da meritare una riflessione valida per tutte le discipline, ma che vede il calcio come elemento centrale.
So bene che la corsa al successo tocca anche gli ambienti non professionistici, ed è quindi giusto impegnarsi per esaltare i valori veri dello sport. Auspico un cambiamento nei modelli di riferimento del mondo sportivo, perchè oggi i bilanci delle società e le remunerazioni dei giocatori sono il vero punto di riferimento”.
Un’importante testimonianza di vicinanza e appoggio quella di Romano Prodi, indirizzata a Bardelli e agli organizzatori, impegnati in una battaglia contro quello che è stato definito “il cancro dello sport” dall’esito nient’affatto scontato.
Fra l'altro il "Memorial Bardelli" concluderà la seconda edizione della "Settimana delo sport etico in Toscana" promossa da "rete di Comunicazione Democratica", Iride srl e, appunto, "Memorial Giampaolo Bardelli".