Gli affreschi di Benozzo Gozzoli si preparano ad essere accolti nella loro “nuova casa” dove fra tre mesi potremo finalmente ammirarli - per la prima volta - nel loro integrale splendore.
Con la chiusura al pubblico – pochi giorni fa - della Raccolta Comunale d’Arte, ubicata al secondo piano della Biblioteca Comunale “Vallesiana” e che comprende anche le opere del celebre pittore fiorentino, è iniziato ufficialmente il conto alla rovescia che porterà nel mese di gennaio 2009 all’inaugurazione del nuovo Museo di Benozzo Gozzoli, in via Testaferrata, nel cuore del centro storico basso di Castelfiorentino.
Alla fine di ottobre avverrà infatti il trasferimento definitivo degli affreschi nel nuovo Museo, dove sono in corso di ultimazione i lavori di rifinitura ma che sul piano logistico è già “pronto” per ospitare le opere che originariamente si trovavano ubicate all’interno delle cappelle viarie di Castelfiorentino: il Tabernacolo della Madonna della Tosse e il Tabernacolo della Madonna delle Grazie, detto anche della Visitazione, che a causa delle sue dimensioni (6 metri di altezza) non è mai stato ammirato nella sua interezza.
Una volta trasferiti nella nuova sede, gli affreschi saranno sottoposti ad un piccolo intervento di restauro che durerà un paio di mesi.
L’intervento consiste in una ripulitura completa degli affreschi, nel consolidamento del colore, in piccole stuccature e – dove necessario – nel restauro pittorico vero e proprio. Particolare attenzione sarà dedicata alla ricomposizione dei tabernacoli, che dopo il distacco dai supporti originari e il primo intervento di restauro (avvenuto più di 20 anni fa), hanno dovuto adattarsi alle dimensioni delle stanze della Biblioteca.
Come si ricorderà, il distacco degli affreschi dai siti originari – la Cappella di Madonna della Tosse (bivio per Castelnuovo d’Elsa) e la Cappella di Benozzo Gozzoli ubicata nell’omonima via - fu un intervento necessario per arrestare il loro progressivo degrado e i rischi connessi a possibili alluvioni.
Sul Tabernacolo della Madonna della Tosse sarà dunque ripristinata la balza in finto marmo che un tempo delimitava la “base” dell’affresco mentre quello della Visitazione tornerà ad essere ricomposto nella sua integrale bellezza, tanto che – all’interno del nuovo Museo – esso sarà visibile sia dal primo che dal secondo piano.