Ingredienti:
500 gr. di fagiolini serpenti
1 cipolla rossa o 2 spicchi d’aglio
olio extravergine d'oliva 1 cucchiaio
pomodori maturi o 2 pomodori pelati
sale o dado vegetale
Oggi, in linea con le migliori trasmissioni di culinaria, vi descriverò quello che sto cucinando ora ora nella mia piccola cucina.
Ho avuto la fortuna di trovare i fagiolini di S. Anna, chiamati così perché si raccolgono proprio intorno alla data in cui si festeggia tale Santa e cioè il 26 luglio, ancora freschi e non troppo ‘rinsecchiti’ dalla vecchiaia!
Io li ho sempre fatti in umido.
Anche perché ancora si trovano i pomodori ‘addolciti’ dal sole e non dalla luce della serra.
Allora, ho preso uno dei miei tegami di ghisa dal fondo largo e dalle pareti alte e c’ho messo un bel giro abbondante d’olio d’oliva. Aglio, basilico e i pomodori tagliati a spicchi. C’è chi toglie semi, buccia, ma a me pare di snaturarli. Una variante all’aglio è la cipolla.
Di solito faccio tirare un bel po’ il fondo, in modo che il pomodoro diventi quasi una marmellata e anzi questa volta ho anche aggiunto un cucchiaino di concentrato.
Invece del sale ho usato del dado vegetale senza glutammato per dare un gusto più deciso alla base.
I serpenti invece vanno prima puliti, togliendo le due estremità come in qualunque fagiolino in erba e sbollentati.
Non appena si sono ammorbiditi, ma non spappolati, vanno tolti dall’acqua bollente e adagiati sulla nostra base di pomodoro. All’inizio di aggiunge un mezzo bicchiere d’acqua e si tappa il tegame con un bel coperchio, facendo cuocere per circa mezz’ora. Poi si scopre il tegame e si fa consumare tutto il liquido.
L’importante è che i fagiolini si siano cotti e ‘fusi’ con il pomodoro, altrimenti sembrano un branco di spaghetti persi in un mare rosso! Il fagiolino deve apparire come ‘sfinito’, consumato. Solo allora potremmo dire che il piatto è pronto.
Vado a gustarmi il mio piatto, speriamo bene!
Vanessa Bof