da Pechino Luca Pisano
Ancora una medaglia, la quinta, per la scherma italiana, con il bronzo nel fioretto femminile a squadre grazie a Vezzali,Trillini, Granbassi e Salvatori. Dopo le polemiche nella semifinale perduta contro la Russia per una stoccata nell'extra time che ha penalizzato la Vezzali, furibonde proteste della panchina azzurra che voleva la stoccata in proprio favore e conseguente squalifica per due mesi del commissario tecnico Merlo, le italiane hanno ritrovato la forza per superare senza troppi problemi l'Ungheria nella finale del terzo e quarto posto.
Al termine della vittoriosa sfida c'è l'annuncio dell'addio sportivo della Giovanna Trillini, 38 anni di Jesi, che esplose nel 1992 nell'Olimpiade di Barcellona con la conquista nel fioretto di due ori, nell'individuale e nella competizione a squadre. "La mia carriera finisce qui e ora penserò alla famiglia- dichiara la Trillini-. E' stato un viaggio bello, pieno di emozioni e di tante vittorie. Chiudere con questo bronzo è fantastico".