In questo periodo in cui la maggior parte di noi si sta dedicando al riposo ed allo svago, sono motivo di profonda angoscia le notizie, sempre più drammatiche, dei tragici avvenimenti che si stanno verificando in Georgia e che, a partire dalla regione dell’Ossezia meridionale, già hanno causato molte vittime innocenti e costretto un gran numero di civili a lasciare le proprie case.
Circa 100.000 le persone che, in base alle stime dell’ONU, sono state costrette a fuggire per via del conflitto e, anche se il bilancio provvisorio è controverso (come sempre in una guerra) le vittime sembra siano almeno 1.400.
La Caritas Diocesana di Firenze, mentre si unisce all’appello del Santo Padre affinché “cessino immediatamente le azioni militari e … si riprenda, invece, risolutamente il cammino del negoziato e del dialogo rispettoso e costruttivo, evitando così ulteriori, laceranti sofferenze a quelle care popolazioni”, si è subito attivata a raccogliere i fondi da inviare, tramite la Caritas Italiana, alle Caritas nazionali della Georgia e della Russia che, fin dalle fasi iniziali del conflitto, hanno avviato una prima distribuzione di aiuti alimentari, prodotti di prima necessità, materiale sanitario (bende, cerotti, medicinali) anche per gli ospedali della capitale e che sta cercando di trovare una sistemazione alle tante persone che hanno perso o hanno dovuto comunque lasciare la propria casa.
Alessandro Martini
Direttore
giovedì, 21 novembre 2024 - 23:35