Ancora pochi giorni di attesa e Castellina in Chianti sarà teatro di un grande evento: una mostra fotografica a cielo aperto dedicata a Paul Hoffman, venti gigantografie per ricordare un maestro dell’obiettivo a venticinque anni dalla sua prima mostra nel paese chiantigiano. L’evento sarà presentato da Alessandro Falassi, antropologo ma sopratutto grande amico di Hoffman, domenica 3 agosto nella Sala del Capitano della Rocca di Castellina in Chianti. Un’occasione per rendere omaggio a un grande artista, che in vita aveva dimostrato un fortissimo attaccamento a una terra, quella del Chianti, da cui ha tratto grande ispirazione per il suo lavoro di fotografo.
Sono oltre cinque mila, infatti, gli scatti dell’artista americano sul Chianti.
Da questi, sono state selezionate venti immagini inedite, poi trasformate in gigantografie. Una selezione accurata, che andrà a comporre una mostra itinerante lungo le vie centrali del paese. A partire da mercoledì 6 agosto fino a ottobre, le foto saranno appese ai muri degli edifici di Via Ferruccio e Via Trento e Trieste, in pieno centro storico. Paul Hoffman, noto fotografico e protagonista della scena artistica di San Francisco, ha dimorato per ,lunghi periodi nel Chianti, testimoniandone l’ultima metamorfosi che ha portato il territorio a una notorietà mondiale.
“Circa ventisette anni fa - racconta Giuseppe Stiaccini, assessore al turismo e alle attività produttive del comune - Paul Hoffman, uno dei pochi fotografi al mondo che può vantare di avere le proprie opere esposte al Museo della fotografia di New York, soggiornò a Castellina in Chianti.
Fu durante quella visita che Hoffman scattò centinaia di fotografie di volti e persone, paesaggi e nature morte, contribuendo significativamente a creare nell’immaginario americano il mito del Chianti e, forse, anche di quella toscana rurale che molti altri, poi, hanno riprodotto copiandone le angolazioni e i metodi di scatto”.
Con alcune di quelle foto, alla fine degli anni Ottanta, furono realizzate due pubblicazioni: una sui personaggi di Castellina e una, successiva, su nature morte e paesaggi dal titolo “Chianti.
Paradiso limitrofo”. Ci sono ancora, però, centinaia di altre immagini rimaste tuttora inedite, una selezione delle quali sarà a breve visibile per gentile concessione dello stesso Hoffman, che nelle diposizioni testamentarie indicò di lasciare a disposizione del Comune di Castellina la sua opera per libri ed esposizioni. Le venti gigantografie, il meglio del suo lavoro su questo territorio negli anni Ottanta, sono il tributo del Comune di Castellina a un artista di valore, ma anche a un uomo generoso che, più di altri, ha saputo cogliere e restituire in immagini il fascino di questa terra.