L’Italia perde ai rigori. Stavolta non si può invocare la sfortuna, perché gli spagnoli hanno meritato più degli azzurri di andare in semifinale. La partita non è stata bella con le squadre, per lunghi, tratti più preoccupate a difendersi che a creare gioco. Sono comunque gli iberici a far gioco, anche se palesano qualche difficoltà a finalizzare. Donadoni .che deve fare a meno di Gattuso e di Pirlo, schiera a centrocampo Aquilani, De Rossi e Ambrosini con Perrotta alle spalle di Toni e Cassano.
Ma è proprio a centrocampo che la squadra soffre il gioco degli spagnoli. Anche il collegamento con Cassano e Toni non riesce nonostante il buon gioco del sampdoriano e l’impegno dell’ex viola.
Fino al 20’ non si vede un’azione azzurra. Gli spagnoli hanno un maggior possesso palla e cercano il goal con Villa, che impegna al 25’ e al 32’ Buffon. Al 36’ Toni non sfrutta un bel cross di Cassano. Nella ripresa è ancora la Spagna a premere con maggior convinzione. Se non ci fosse un grande Chiellini, il migliore degli azzurri, gli spagnoli passerebbero in vantaggio.
Il centrocampo azzurro è in grande difficoltà, non riesce a fare filtro. L’Italia appare una squadre slegata, mentre la Spagna costruisce gioco affidandosi alle qualità tecniche degli ottimi Senna, Villa e Torres. Nonostante l’inserimento di Camoranesi e di Di Natale, sono sempre gli spagnoli a dominare. Si giocano i tempi supplementari. Le squadre sono stanche e allungate e anche l’ultima frazione di gioco non cambia il risultato, nonostante due occasioni azzurre mal gestite da Di Natale e Toni e una grande occasione per Villa, sventata da Buffon.
Si va ai rigori: De Rossi e Di Natale sbagliano, gli spagnoli realizzano. Finisce l’avventura azzurra agli europei, ma non è solo colpa della mala sorte.
Alessandro Lazzeri