Diminuiscono le speranze di qualificazione per l’Italia che, nonostante la rivoluzione di Roberto Donadoni che inserisce Del Piero, Grosso, Chiellini, Perrotta e De Rossi, non riesce a sviluppare un gioco davvero efficace. C’è stato un certo progresso rispetto alla partita d’esordio, con un Grosso devastante sulla fascia e una maggior capacità di far gioco a centrocampo. anche se non sono mancati momenti di difficoltà rispetto alla migliore organizzazione di gioco dei rumeni . L’Italia che ha subito alcune sviste arbitrali, come l’annullamento di un goal regolare a Toni e un rigore generosamente concesso ai rumeni, non è apparsa mai realmente in grado di dominare la partita.
E’ la Romania ad essere subito pericolosa:ci prova con Mutu che costringe Buffon a un grande intervento, poi ci provano Chivu e Niculae. Gli azzurri subiscono e si rendono pericolosi solo sul finire del primo tempo con Zambrotta e con Toni. Ed è proprio l’ex bomber viola a trovare il goal al 47’, ma l’arbitro Ovredo annulla per un fuorigioco che non c’è, Nella ripresa gli azzurri fanno pressing, ma non riescono a pungere. Sono sempre i rumeni a creare le occasioni più limpide. Mutu è protagonista: al nono impegna Buffon e un minuto dopo, approfittando di un errore di Zambrotta, batte Buffon.
Pronta la reazione degli azzurri che pareggiano dopo un minuto con Panucci, ma non riescono a trovare il goal del vantaggio. Di fronte a una difesa chiusa gli azzurri ci provano con tiri da lontano e subiscono spesso il contropiede dei rumeni, che al 35’ hanno anche l’occasione di passare su un rigore, concesso per un presunto fallo di Panucci su Niculae. Per fortuna Buffon riesce a parare il tiro troppo centrale di Mutu. Finisce con un pareggio che accontenta solo i rumeni. Adesso gli azzurri debbono battere la Francia e sperare che la Romania non vinca con l’Olanda.
Alessandro Lazzeri