Padova, giovedì 22 maggio 2008 – Occorre costruire alleanze trasversali per mettere in atto alternative a un modello di sviluppo che ormai ha dimostrato di essere insostenibile – sia per il nostro pianeta che per i suoi abitanti – e per far fronte alle incontestabili conseguenze dei profondi cambiamenti climatici. È necessario trovare insieme nuove strategie e modalità di rapporto e di azione comune tra imprese e cittadini, tra mondo della ricerca e istituzioni politiche. Intorno a queste riflessioni si snoderà la quinta edizione di TERRA FUTURA, la mostra convegno delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, che si apre venerdì 23 maggio, alla Fortezza da Basso di Firenze fino al 25 maggio.
In rassegna 550 espositori con 5000 realtà rappresentate: associazioni, realtà e reti del non profit, enti e istituzioni, imprese eticamente orientate; 160 gli appuntamenti fra laboratori di buone prassi e animazioni per coinvolgere i visitatori.
E un programma culturale (con 220 convegni e dibattiti in calendario e 850 relatori), che vedrà arrivare alla Fortezza numerosi esperti e testimoni dei diversi mondi della politica, del non profit, dell’economia, della cultura. Tra i grandi ospiti attesi: Vandana Shiva (Fondazione di ricerca per la Scienza, Tecnologia ed Ecologia), Wolfgang Sachs (Wuppertal Institut), Jack Steinberger (premio Nobel per la fisica del 1988), Susan George (Transnational Institute), Kevin Danaher (Global Exchange e Green Festival), Stefano Zamagni (Università di Bologna), Raffaele Bonanni (Cisl), Ariane Arpa (Intermon Oxfam), Debi Barker (International Forum on Globalization), Candido Grzybowski (IBASE-Brazilian Institute of Social and Economic Analyses), Euclides Mance (Solidarius-Rete brasiliana socioeconomia solidale)… E ancora Luigi Biggeri (Istat), Maurizio Pallante (Movimento Decrescita felice), Vittorio Cogliati Dezza (Legambiente), Paolo Beni (Arci), Andrea Olivero (Acli), don Vittorio Nozza (Caritas nazionale), Fabio Salviato (Banca popolare Etica), Ugo Biggeri (Fondazione culturale responsabilità Etica), Mariarosa Cutillo (Mani Tese/Social Watch), Giuseppe Gallo (Fiba Cisl) Flavio Lotti (Tavola della pace).
Fra le testimonianze significative, a Terra Futura 2008 anche responsabili della PARC, la ong palestinese leader nel settore dello sviluppo rurale, nella protezione dell’ambiente e nel rafforzamento del ruolo delle donne; e ancora le reti di economia solidale e le testimonianze dei movimenti dell’America Latina tra conflitti sociali e difesa dell’acqua come bene comune, anche quest’anno al centro di molti appuntamenti culturali. E di globalizzazione, movimenti e futuro del Forum Sociale Mondiale si parlerà durante la tre giorni.
A Terra Futura riflettori puntati sulla necessità di ripensare i mercati finanziari, la cui insostenibilità è dimostrata dalle crisi susseguitesi a ritmi crescenti negli ultimi anni: e la Cisl sceglie proprio Terra Futura per avviare una proposta di riforma del sistema che parta dal confronto con la società civile. Sarà il segretario generale Raffaele Bonanni a presentare nella giornata di domenica temi e obiettivi di una riforma la cui urgenza appare, mai come oggi, una priorità assoluta.
E per l’intera giornata di sabato il convegno “Liberiamoci dal PIL” (Social Watch e Mani Tese) aprirà uno scenario sulle alternative possibili per superare questo indicatore inadeguato a misurare lo sviluppo delle Nazioni (riflessioni già di Robert Kennedy e di Nicolas Sarkozy): di quale crescita o sviluppo si parla? Perché se il PIL non cresce un Paese è considerato in crisi, mentre non lo è se aumentano l'insicurezza sociale e la povertà diffusa?
L’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo continua ad essere pagata in maniera durissima dai paesi più poveri.
È quanto sostengono le più grandi associazioni attive nel campo della cooperazione internazionale, riunite a Terra Futura al fianco delle Nazioni Unite per presentare (venerdì 23) la “squadra per un aiuto allo sviluppo più efficace”: chiederanno al Governo di migliorare l'efficacia dell'aiuto pubblico allo sviluppo, in nome anche dell’impegno preso nel settembre del 2000, in occasione del “Vertice del Millennio” presso le Nazioni Unite, quando i capi di stato e di governo di 189 paesi hanno sottoscritto la Dichiarazione del Millennio impegnandosi a raggiungere entro il 2015 otto Obiettivi di Sviluppo, a sostegno dei quali le Nazioni Unite hanno lanciato in tutto il mondo la campagna "No excuse 2015".
Al centro di questa edizione di Terra Futura anche il tema dei cambiamenti climatici e delle loro conseguenze sull’agricoltura, la sicurezza del cibo, ma anche i diritti umani.
Entro il 2050 ci saranno 150 milioni di “ecoprofughi” nel mondo: a ricordarlo è il “Dossier sui diritti umani e ambientali” (a cura di Nuova Ecologia e Amnesty International) che sarà presentato venerdì, giorno in cui Legambiente presenterà anche “Pesticidi nel piatto”, il rapporto annuale sui residui chimici dell’ortofrutta. Terra Futura sarà anche occasione per conoscere, in anteprima in Italia, le linee guida del nuovo “Manifesto sui sistemi alimentari e sui cambiamenti climatici”, predisposto dalla Commissione Internazionale sul futuro dell’Alimentazione e dell’Agricoltura, in collaborazione con la Regione Toscana, che sarà illustrato il prossimo 27 maggio a Bruxelles.
Il giorno di apertura della mostra-convegno coincide con un triste anniversario per la storia del Paese, la strage di Capaci. Terra Futura non lo può dimenticare e ad esso dedica un momento di commemorazione che vedrà intervenire la vedova del giudice Caponnetto. Così come, all’indomani della manifestazione nazionale di Locri dello scorso marzo, non dimentica che le mafie bisogna continuare a denunciarle. E anche questo chiede alleanze trasversali, al di là delle “parti”, al di là dei governi.
Terra Futura è promossa e organizzata da Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus per conto del sistema Banca Etica (Banca Etica, Consorzio Etimos, Etica SGR, Rivista ”Valori”), Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale s.c., e realizzata in partnership con Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete, Legambiente, in collaborazione con Provincia di Firenze, Comune di Firenze, Firenze Fiera SpA, e numerose altre realtà nazionali e internazionali.