del capogruppo dei Verdi, Gianni Varrasi
"Giovedì 15 maggio alle ore 23,45 in Via Cavour: siamo abbagliati da una luce molto intensa proveniente dal trenino che deve accompagnare turisti e cittadini all'interno della Ztl, opportunamente chiusa di notte.
Il trenino, in tutte le sue carrozze, è completamente, assolutamente, vuoto. Nell'ultimo vagoncino, un signore di colore, dalle strutture muscolari possenti è visibilmente annoiato. Dietro il trenino vuoto, una macchina dei vigili.
Sarà un caso, o gli fa proprio da scorta? Alle 24 circa, dal lato opposto, nella direzione Piazza Duomo verso Piazza San Marco arriva un secondo trenino. E' ancora più vuoto del precedente, da cui si differenzia per la presenza di un uomo, bianco stavolta, tremendamente più muscoloso del precedente che pure non scherzava. Visto di spalle assomiglia ad un armadio. Non lo segue nessuna macchina dei vigili e tiro un sospiro di sollievo pensando che i soldi e le funzioni pubbliche non siano sprecati.
Sono mezzanotte e un quarto e la notte comincia ad animarsi mentre gente come noi decide che è ora di andare a casa a riposarsi. Arrivano in centro, a frotte, gruppi di turisti. Notiamo dalla lingua che sono americani, i ragazzi che sembrano studenti universitari, le ragazze troppo truccate e eccitate. E vanno ostinatamente a piedi, mentre arriva il terzo trenino, quello del "pirata nero" che, ancora una volta, è seguito da una macchina dei vigili. Allora è una scorta vera e propria! E lì si accende la lampadina! Che errore paragonare il trenino alla bonomia disneyana, forse dissonante rispetto all'elegante e severa Firenze, ma pur sempre elemento di gioiosa animazione soprattutto per il giovani.
No, no, qui siamo di fronte al Deserto dei tartari di Dino Buzzati, all'espressività bergamaniana sulla mancanza di senso. Alla scena finale di 8 e 1/2 di Fellini, dove l'allegra brigata dei mille personaggi nella ruota del luna park, fa sentire fino in fondo a noi spettatori il vuoto invece del pieno, il silenzio invece del clamore. Un altro capitolo del genio fiorentino! A mezzanotte e mezzo ripassa il quarto trenino. Nella carrozza di mezzo un uomo e una donna di mezza età, forse dell'est europeo, si baciano.
Comunque, penso fra me e me che vale la pena di spendere decine di migliaia di euro per un bacio. The end. Forse la notte si animerà e il trenino sarà più tardi stracolmo di persone".