In un contesto di interscambio internazionale Fabbrica Europa favorisce la circolazione di idee e opere nella convinzione che il dialogo interculturale sia strumento fondamentale per comprendere e valorizzare le differenze anche in ambito creativo. La dimensione del laboratorio, dell’incontro di persone e idee provenienti da territori geografici e linguistici lontani, in conflitto o comunque diversi, è da sempre uno dei principi di Fabbrica Europa. La XV edizione si propone di ampliare, modulare e rendere programmatica questa dimensione, chiamando artisti e operatori a condividere i processi di creazione, produzione, trasmissione dei saperi.
Le relazioni con le culture extraeuropee (dal Mediterraneo all’Africa), che sempre più stanno impregnando l’humus sociale e culturale dell’Europa, generano nuovi e fertili territori di convivenza e creatività. Fabbrica Europa ’08 indaga le arti sceniche attraverso un dialogo itinerante che, partendo da Firenze, tocca diverse città europee alla ricerca di alfabeti inediti e metodologie originali da condividere, per dar vita a un network di organizzazioni, artisti e ricercatori.
Progetto speciale: EUROPA ↔ MEDITERRANEO ↔ AFRICA
Una parte del progetto è dedicata alla messa in scena del testo I Negri di Jean Genet a partire dall’incontro tra il musicista e griot senegalese Badara Seck e il regista e coreografo italiano Gustavo Frigerio (prima nazionale, 7, 8 maggio).
Un gruppo di 7 artisti africani (provenienti dai paesi d’origine o già stabilitisi in Italia) ha lavorato sul testo dell’autore francese per sperimentare il dialogo e la contaminazione reciproca. Il progetto è concepito come un work in progress e si articola in diverse fasi. Vedere artisti africani in scena alle prese con il testo di Genet, utilizzando il loro canto, la loro musica e le loro danze, crea uno spaesamento magico. Una troupe di commedianti - il carismatico griot senegalese Badara Seck, la nota attrice camerunese Felicité Mbezele, il danzatore Keba Seck e la cantante/ballerina Awa Koundoul (Senegal), i musicisti Alpha Diene e Madya Diabate (Senegal) e il danzatore Ibrahim Ouattara (Burkina Faso) - esegue un buffo cerimoniale di messa a morte di una donna bianca e attraverso questa rappresentazione cercano di essere così come i bianchi se li immaginano, degli sporchi criminali.
Europa ↔ Mediterraneo ↔ Africa è anche il tema di Dialogue, un progetto, ideato da Maurizia Settembri con Giorgio Rossi, sulla danza e sul confronto culturale. Articolato in diverse tappe, coinvolge in un dialogo umano e artistico 15 giovani danzatori-coreografi Europei, Africani e dell’area del Mediterraneo che, dopo una residenza creativa presso l’Associazione Sosta Palmizi, presentano gli esiti in prima nazionale a Fabbrica Europa il 22 maggio, Giornata Europea dedicata al Dialogo Interculturale.
Gli artisti partecipanti: Virpi Pahkinen (Finlandia), Vincenzo Carta (Italia), Snjezana Premus (Slovenia), Raffaella Galdi (Italia/Germania), Benjamin Vandewalle (Belgio), Ebru Cansiz (Turchia), Ayman Al Fayat (Egitto), Liz Lea (UK), Silvia Bugno (Italia). Gli artisti africani di Dialogue provengono dal progetto Danse l’Afrique Danse di Culturesfrance (Tunisi) e il 21 maggio presentano una serata di Assoli: Moustapha Gueye (Senegal), Jean Tamba (Senegal), Prince Dethmer Nzaba (Congo), Michel Kouakou (Costa d’Avorio), Pape Ibrahima N’Diaye (Senegal), Maria Helena Pinto (Mozambico).
Dialogue è sotto la guida e il coordinamento del coreografo Giorgio Rossi, Associazione Sosta Palmizi. Le composizioni musicali, un ambiente sonoro originale creato per la Leopolda, sono eseguite dal vivo da Michele Rabbia e Alessandro Gwiss del Gruppo Aires Tango. Produzione che si inserisce tra danza, musica e video è Dei secoli (Ubuntu rehersals #1), concepito dalla giovane dj e videoartista fiorentina Letizia Renzini, che prosegue così il lavoro videofotografico Tears for Johannesburg già presentato alla galleria Il Ponte di Firenze.
Lo spettacolo è una riflessione sull’appartenenza e l’accettazione, sulla visibilità e la trasparenza, tra opaco e traslucido, una relazione tra ombre e tra le ombre e la luce, giocate in scena dalla danzatrice Marina Giovannini con la collaborazione di Cristina Rizzo (prima nazionale, 3, 4 maggio). L’8 e 9 maggio Fabbrica Europa ospita 2 giornate di incontri a partire da una nuova tappa nel processo di evoluzione e interazione delle relazioni culturali tra artisti e strutture europee, tra cultura mediterranea e africana.
Negli incontri, cui partecipano operatori e direttori di festival africani ed europei, si apre un confronto sulla creazione artistica, per promuovere la circolazione delle opere, e sull’apertura di spazi di residenza nei vari paesi, per contribuire a instaurare le basi di una reciproca cooperazione che incoraggi e sviluppi progetti di coproduzione e generi una dinamica di diffusione tra Europa ↔ Mediterraneo ↔ Africa.
DANZA
Una delle presenze più significative del panorama internazionale è la compagnia Galili Dance, che inaugura il festival il 3 e 4 maggio.
Itzik Galili - coreografo di origini israeliane stabilitosi a trent’anni in Olanda dove ha fondato una sua compagnia – si è imposto come uno dei protagonisti più interessanti della scena europea. A Fabbrica Europa vengono presentate, in prima assoluta per l’Italia, sotto il titolo Mirage, una serie di pièce create per esaltare le caratteristiche personali dei danzatori, coinvolti da Galili anche nella fase di creazione: Until.with/out.Enough, The Butterfly Effect, The Sofa Scene, When You See God...
Tell Him, Six. Galili terrà inoltre un incontro con il pubblico e una masterclass. Dalla Norvegia arriva a Firenze Zero Visibility Corp, la compagnia guidata dalla coreografa Ina Christel Johannessen. Al festival viene presentato I have a secret to tell you (please) leave with me, un lavoro incentrato sul mito della caverna di Platone e sulla fuga dal mondo delle ombre verso il mondo delle forme (prima nazionale, 10, 11 maggio). Ancora Norvegia con la Compagnia Wee che presenta live*, performance nata dall'incontro tra il coreografo e danzatore Francesco Scavetta e il compositore Luigi Ceccarelli.
Il lavoro integra una forte presenza del video, elaborato in collaborazione con l’artista visiva Tone Myskja. Sviluppatosi a partire da un'investigazione su visione e illusione, quotidianità e irrealtà, artificialità e travisamento, lo spettacolo si svolge in un ambiente acustico e visivo dove la realtà e la sua riproduzione elettronica/virtuale, non sono mai chiaramente definiti, ma s'intersecano creando tra loro relazioni complesse e continuamente variabili. Al termine della serata Scavetta è protagonista di un dj set (6 maggio).
Caotica, esplosiva e coinvolgente è la danza della giovane formazione olandese T.R.A.S.H. che propone a Fabbrica Europa Weiter: musica dal vivo e travolgenti ritmi percossi da una forte fisicità scandiscono il tempo di questa performance dinamica, a tratti provocatoria e a tratti poetica (6 maggio). Un’atmosfera silente, rarefatta e intima permea Try, il solo presentato da Antonella Bertoni, della Compagnia Abbondanza-Bertoni (20 maggio). Un corpo solo abbandonato in scena, seme di una nuova genía, testimone di una fine ma anche capostipite e superstite di un’alba diversa.
In questo corpo femminile tutti i corpi e la storia dell’umanità tutta. Dopo la loro presenza nel progetto MOVING_movimento ‘06, tornano Vincenzo Carta e Benjamin Vandewalle con il nuovo pezzo Inbetween, coprodotto da Fabbrica Europa. Chiusi per dieci giorni in uno studio di danza, senza la possibilità di uscire né di parlare, i due danzatori esplorano il gesto coreografico, escludendo le logiche della comunicazione verbale e analizzando modalità di interazione alternative alla parola, sperimentando ciò che può essere fatto ma non detto (prima nazionale, 20 e 21 maggio).
Giunge al IV anno MOVING_movimento, un progetto di residenze coreografiche per la danza contemporanea, dedicato a giovani coreografi residenti in Italia o attivi all'estero. In questo progetto sono accolti con particolare interesse i progetti che prevedono collaborazioni tra coreografi e danzatori di diversi paesi europei e con centri di produzione europei o extraeuropei. L'iniziativa vuole sostenere la ricerca nella danza attraverso la costruzione, realizzazione e presentazione di spettacoli, allo scopo di favorire lo scambio ed esporre i giovani a più stimoli creativi generati da un costante contatto con il pubblico, con operatori e artisti internazionali.
Il lavoro dei giovani coreografi è aperto allo sguardo del pubblico (attraverso prove aperte), creando un continuum formativo di confronto e verifica. La Commissione esaminatrice ha selezionato le seguenti formazioni che presentano i loro lavori il 15 e 16 maggio in prima nazionale: OOFFOURO/N.P.A Officina Ouroboros con WBNR–What Burns Never Returns di Alessandro Carboni; Luigi Coppola / Yuko Kaseki / Isak Immanuel con il video Untitled Portrait, Untitled Ocean e la performance Atti di ordinario esercizio democratico di Luigi Coppola & Loss; il coreografo toscano Max Barachini con Fog.
TEATRO
O homem provisorio (L’Uomo Provvisorio), ultimo spettacolo realizzato dalla Casa Laboratorio per le Arti del Teatro di São Paulo, è a Fabbrica Europa dal 16 al 18 maggio in prima europea, dopo due mesi di repliche a San Paolo e dopo aver partecipato con grande successo a due importanti rassegne internazionali in Brasile, a Londrina e a São José do Rio Preto.
Il lavoro di allestimento dello spettacolo è stato profondamente ispirato dalla spedizione teatrale che il gruppo della Casa Laboratorio - con la guida di Cacà Carvalho in collaborazione con Pontedera Teatro, Roberto Bacci e Francesca della Monica - ha realizzato nel sertão del Cariri nel settembre del 2006. Geraldo Alencar e Nilo, artisti tradizionali del Cariri, hanno collaborato allo spettacolo creando rispettivamente il testo e le silografie originali. Dagli Stati Uniti giunge a Firenze in prima europea il 13 e 14 maggio la storica compagnia The Living Theatre con The Brig, un agghiacciante ritratto sulla brutalità delle prigioni militari.
La pièce è stata scritta da Ken Brown, un veterano sopravvissuto al carcere statunitense del Corpo dei Marines nel 1950. La produzione originale ha vinto l'OBIE Award come migliore pièce nel 1963 e il film di Jonas Mekas che ne è stato tratto ha vinto il Leone d'Oro come migliore documentario al Festival del cinema di Venezia nell'anno successivo. Da aprile a ottobre 2007, The Brig è andato in scena al 21 di Clinton street di Manhattan (nuova sede della compagnia, nel cuore dell’East Village) con 114 repliche vincendo nuovamente il Premio OBIE per la regia e il cast.
Cantieri Teatrali Koreja presenta Il Calapranzi. Scritto da Harold Pinter nel 1957, è una potente metafora del meccanismo di violenza sotterranea, quasi impalpabile, che manifesta con scatti improvvisi tutta la sua furia oppressiva. Teatro dell’assurdo o teatro di paura? A 50 anni dalla stesura, la pièce continua a sfuggire alle maglie di un teatro di genere, ponendo interrogativi senza tempo che risuonano tra le mura di un sottosuolo (23 maggio, doppia replica). Prima edizione di 4 Cantieri Teatrali per Fabbrica Europa, un lavoro di progettazione sullo spazio Alcatraz della Stazione Leopolda.
Il progetto, a cura di Roberto Bacci, nasce con l’intento di sostenere e seguire da vicino alcune giovani compagnie italiane, dando la possibilità di presentare in prima nazionale il proprio lavoro in un contesto che consenta un ulteriore momento di crescita e confronto. La scelta è nata dall’anallisi di 150 proposte di altrettanti gruppi e artisti. Le quattro compagnie selezionate sono: Gruppo Nanou (7, 8 maggio), Habillé d’Eau (14, 15 maggio), Città di Ebla (17, 18 maggio), Teatro Sotterraneo (20, 21 maggio).
Fosca/Caterina Poggesi presenta Tangeri II, uno studio di tre minuti (circa) per uno spettatore alla volta che trascorre il tempo di una sola canzone di Billy Holiday in un locale notturno, abitato da una dozzina di avventori, in una vaga evocazione da inizio secolo, con retrogusto da incubo contemporaneo (21-23 maggio).
MUSICA
Fabbrica Europa ospita l'11 maggio Accordéon! Les anches rebelles il concerto del fisarmonicista Pascal Contet, iniziativa nell'ambito del progetto "Suona Francese - Festival di nuova musica", promosso dall'Ambasciata di Francia in Italia insieme a Culturesfrance e realizzato a Firenze in collaborazione con Fabbrica Europa, Tempo Reale e l'Istituto Francese.
Pascal Contet esegue per l'occasione pezzi tradizionali e improvvisazioni di fisarmonica alternati a opere contemporanee, tra cui una prima esecuzione assoluta del compositore Franck Bedrossian, realizzata durante un periodo di residenza nel capoluogo toscano. Il progetto prevede inoltre due giornate dedicate ai 60 anni della musica concreta, organizzate da Tempo Reale allo studio C della sede RAI di Firenze; i due incontri (10 e 17 maggio) hanno per protagonisti i compositori Christian Zanési e Daniel Teruggi del prestigioso GRM di Parigi, fondato dal padre della musica concreta Pierre Schaeffer.
Fabbrica Europa ospita, il 15 maggio in coproduzione con Musicus Concentus, il concerto dei Supersilent. Il gruppo norvegese spazia dal jazz all'elettronica, dall'avanguardia all'ambient music. Il tutto all'insegna di una rigorosa improvvisazione. C’è solo una cosa su cui i Supersilent si concentrano davvero: la performance. La band, infatti, non solo non parla della propria musica, ma nemmeno la prepara, la scrive, arrangia o sovraincide. Semplicemente la improvvisa, liberamente, collettivamente, in studio di registrazione così come in concerto.
Fabriek Dubbel Trio: un concerto con i protagonisti del jazz internazionale, nati nella scena olandese o da essa influenzati, costituitisi per l’occasione in un doppio trio del tutto inedito. Imperdibili improvvisazioni eseguite dal clarinettista fiorentino trapiantato in Olanda Augusto Forti, dal mitico Larry Fishkind, uno dei primi improvvisatori alla tuba del panorama europeo, e dal batterista Han Bennink, vera leggenda della scena internazionale. Il “libero suono organizzato” del trio fiorentino Isola/Dillon/Pedol completa la serata (9 maggio).
Il 16 e 17 maggio viene presentata la fase finale di Roots&Routes, un progetto triennale (2005-2008) di promozione di giovani talenti, realizzato da organizzazioni culturali di dodici grandi città europee (Amsterdam, Atene, Barcellona, Bologna, Budapest, Colonia, Firenze, Helsinki, Lille, Lisbona, Londra e Rotterdam) e sostenuto dalla Commissione Europea. Roots&Routes svolge attività di scouting, formazione, accompagnamento alla produzione e promozione per giovani musicisti, danzatori e media maker di diverse radici (roots) culturali, ai quali si vogliono aprire strade (routes) sui palcoscenici dal vivo e nei media.
Nel 2008, il progetto giunge a compimento con un grande evento transnazionale che vedrà presenti a Firenze coach e talenti di tutti i paesi partecipanti, per una settimana di workshop e prove da cui scaturirà, nell'incontro tra i linguaggi della musica, della danza e dei media, uno spettacolo originale dal titolo Roots&Routes A_Maze, liberamente ispirato al romanzo di Philip K. Dick A Maze of Death (Labirinto di morte). City Mix è un progetto curato da Andrea Mi in collaborazione con Intooitiv per Fabbrica Europa 2008.
Si configura come un viaggio tra gli “Hot Spot” della creatività elettronica contemporanea, in quelle città che per natura e vocazione divengono punti caldi di confluenza artistica, nodi propulsivi di una mappa in costante espansione. Nel sempre più ampio panorama delle arti e pratiche elettroniche mixmediali, alcune città più di altre sembrano capaci di raccogliere, motivare e dare spazio a energie produttive che coniugano ricerca, sperimentazione e qualità realizzativa. Il viaggio parte da Firenze, nel cui sottobosco si muovono nuove energie e progettualità, passa per città all’avanguardia come Amsterdam e Rotterdam, fa tappa a Colonia, epicentro tedesco della club culture e punta al Nord della geografia digitale toccando Londra (3, 9, 10, 17, 23 maggio).
Per City Mix>Firenze salgono sul palco METùO, Ether, Alfa Romero e Blanche, mentre Ciboideale presenta l’installazione Iceberg; per City Mix>Amsterdam e City Mix>Rotterdam, Parra Soundsystem, Tom Trago, Lietron aka Gerd, Monica Electronica, Mediaontwerpers; per City Mix>Colonia Ada, Kernes, Lichtfront, mentre per City Mix>Londra Telematik Guru, Numa Crew, Milanese, Neil Landstrumm, Selfish. Tra un live e il successivo: sonorizzazioni di URBANsoundWORK, progetto di Radio Papesse (Siena). I fenomeni dell’hip hop olandese Pete Philly & Perquisite sono sul palco il 18 maggio.
L’eclettica fusione di hip hop, jazz e soul, contaminata da influenze ad ampio raggio, dalla psichedelica anni ‘60 ai classici, è la cifra stilistica di questo progetto, vero protagonista della scena underground internazionale. Per la prima volta, Fabbrica Europa propone in seconda serata Musica Open Club, una serie di concerti a ingresso libero – in collaborazione con Rex Cafè - che vanno dal rock all’elettronica, dal jazz alla canzone d’autore, dalla world music al blues, dal folk al noise, al jazz elettronico, al dj set.
Tra i protagonisti sul palco: dj Molli, Ardù, Amana Melomè, Baby Blue, Elettroswing, Neon, Evangelista/Carla Bozulich, Ostpolitik (4, 7, 8, 11, 13, 20, 21, 22 maggio).
EVENTO SPECIALE a sostegno dell’Ospedale Pediatrico Meyer
La Fabbrica della Musica, serata di chiusura di Fabbrica Europa ’08 (24 maggio), è un grande concerto non stop cui partecipano numerosi personaggi della scena artistica, musicale e culturale toscana. Una festa, dunque, con ospiti a sorpresa, che con grande disponibilità e generosità hanno saputo cogliere l’importanza di tale iniziativa rendendo la serata un evento unico.
La Stazione Leopolda diventa un unico grande palcoscenico animato da musica, ospiti d’eccezione, piacevole intrattenimento. Una festa per ringraziare la città dell’attenzione e dell’affetto che da sempre riserva alla struttura ospedaliera e, nel contempo, per promuovere una raccolta di fondi da destinare alla Fondazione dell'Ospedale Pediatrico Meyer per il supporto del Centro di riferimento Regionale Diabetologia Pediatrica del Meyer.
INCONTRI
I protagonisti di Casa Laboratorio per le arti del teatro di San Paolo incontrano il pubblico il 15 maggio.
Il Prof. Luigi Lombardi Vallauri tiene, all’Istituto Francese di Firenze, due incontri dal titolo Mistica e geopolitica: il Tibet di Milarepa (14 maggio) e Mistica e geopolitica: la Cuba di Marti (16 maggio). Nell’ambito del progetto MOVING_movimento: le nuove tecnologie applicate alla danza e alle arti sceniche sono indagate in due incontri aperti al pubblico (16 e 17 maggio). Eugenia Casini Ropa, docente di storia della danza al Dams di Bologna, presenta il libro di Susana Zimmermann Cantos y Exploraciones: caminos de Teatro-Danza (20 maggio).
Il movimento delle parole è il titolo dell’incontro che la Compagnia Abbondanza Bertoni farà con il pubblico il 21 maggio. A cura di FTS e ARDSU e in collaborazione con Accademia delle Belle Arti di Firenze.
BOOKCROSSING
Fabbrica Europa offre anche uno spazio chill-out: Lib(e)roviaggiatore vuole far evadere i libri dalle librerie, dai magazzini, dagli scaffali polverosi per farli circolare all’interno della Stazione Leopolda perchè si imbattano in un lettore che li adotti e poi li faccia di nuovo circolare, o anche li tenga per sé ma sostituendoli con altri.
LO SPAZIO
L’allestimento della Stazione Leopolda è un progetto scenografico di Lucilla Papa realizzato da Alessandro Cusani e Giacomo Bartoli in collaborazione con NABA.
Verranno inoltre proiettati i video dell’archivio dei 15 anni di Fabbrica Europa, a cura di Luca Ballini. Il sistema di accesso all’archivio è a cura di Tommaso Arosio.
ARTE VISIVA
La Strozzina, il Centro di Cultura Contemporanea a Palazzo Strozzi, in collaborazione con Fabbrica Europa, ospita, dal 14 maggio al 30 giugno, l’installazione multimediale Exploded Views - Remapping Firenze di Marnix de Nijs. L’artista olandese scatterà fotografie digitali di Firenze, per poi elaborare visioni panoramiche a 180°.
L'installazione coinvolge lo spettatore che, attraverso un tapis roulant, attiva immagini e suono.
OLANDIAMO?
Nell’ambito delle collaborazioni internazionali va segnalato che gli spettacoli degli artisti e delle compagnie dei Paesi Bassi (Galili Dance, Trash, la sezione Amsterdam e Rotterdam di City Mix, Pete Philly & Perquisite, il Fabriek Dubbel Trio, Roots & Routes, l’installazione di Marnix de Nijs) in programma a Fabbrica Europa fanno parte della rassegna OLANDIAMO?, una vetrina sulla migliore produzione artistica olandese dalla musica all’arte, dalla moda all’architettura, curata dall’Ambasciata dei Paesi Bassi a Roma, in collaborazione con il Nederlands Fonds voor de Podiumkunsten NFPK, il Theaterinstituut Nederland TIN e l’Istituto Universitario Olandese di Storia dell'Arte NIKI.