In seguito al nuovo regolamento, del Ministero per i Beni e le Attività culturali, entrato in vigore dal 31 dicembre 2007, e alla conseguente ridistribuzione di compiti degli uffici centrali e periferici di questa Amministrazione dello Stato, le competenze territoriali sulla città di Firenze (circoscrizione comunale) per quanto riguarda le opere d’arte mobili (dipinti, sculture, pitture murali, opere d’arte decorativa, superfici architettoniche decorate) sottoposte a tutela, secondo il Codice dei Beni culturali e del paesaggio (DLgs 42 del 22 gennaio 2004) passano alla Soprintendenza speciale per il Patrimonio Storico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Firenze, con sede in via della Ninna, 5 – 50122 Firenze, tel.
055-23885 (centralino), mentre restano alla scrivente Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici delle province di Firenze, Pistoia e Prato (secondo la nuova denominazione che assorbe anche la Soprintendenza per i Beni artistici, storici ed etnoantropologici, soppressa con D.M. del 28 febbraio 2008), ubicata in Palazzo Pitti, Piazza Pitti, 1 – 50125 Firenze, tel. 055-265171 (centralino) i beni culturali di competenza posti in queste circoscrizioni territoriali.
Di conseguenza, tutte le pratiche inerenti il patrimonio mobile citato e conservato nella città di Firenze (mostre, permessi di restauro, di spostamento o modificazione di opere d’arte, nonché le dichiarazioni d’interesse, il catalogo, etc.) dovranno essere inviate alla Soprintendenza speciale per il Patrimonio Storico ed etnoantropologico e per il Polo museale della città di Firenze con sede in via della Ninna 5, laddove quelle ubicate sul resto del territorio provinciale dovranno essere presentate e trasmesse – come di consueto – alla Soprintedenza, di recente istituzione, che raggruppa le competenze sui Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici delle province di Firenze, Pistoia e Prato con sede in Piazza Pitti, 1.
Peraltro nessun cambiamento è invece dovuto alle pratiche di carattere architettonico, urbanistico e paesaggistico, che continueranno - come sempre - ad essere oggetto delle procedure di verifica ed autorizzative relative, anche per quanto riguarda il territorio comunale di Firenze, da parte della citata Soprintedenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici delle province di Firenze, Pistoia e Prato con sede in Palazzo Pitti.