Un modo ecologico di combattere contro le zanzare. Ma anche un piccolo rifugio per ospitare dei piccoli alleati. Si chiamano "bat box" e si tratta di rifugi per esemplari della specie protette dei pipistrelli: proprio così, perché nonostante le demonizzazioni e le false antiche credenze che riguardano questi piccoli mammiferi volanti, i pipistrelli sono invece da considerare come ottimi amici dell'uomo, in quanto un solo esemplare in una notte riesce a mangiare anche 2-3 mila zanzare durante le calde notti estive.
L'iniziativa delle bat box è nata dal Museo di Storia naturale di Firenze che ha iniziato, principalmente in Toscana una sperimentazione per raccogliere dati utili al miglior utilizzo dei rifugi artificiali promuovendo la lotta biologica alle zanzare in alternativa all'uso indiscriminato di pesticidi.
Il periodo migliore per l'installazione delle bat-box è la fine dell'inverno, in modo che i pipistrelli le trovino ai loro primi voli dopo il risveglio dal letargo invernale.
La loro attività si concentra infatti nella buona stagione, quando le temperature sono più alte e gli insetti sono numerosi, mentre durante l'inverno si ritirano per lo più in grotte e cavità sotterranee dove, salvo sporadiche uscite, trascorrono in stato di letargo tutto il periodo invernale. Le bat-box devono essere appese in giardino o sotto la grondaia del tetto perché i pipistrelli vi facciano la casa I rifugi messi a punto dagli zoologi del Museo di Storia naturale sono il risultato di studi ed esperienze dirette condotte in questi ultimi anni.
Progettate per favorire le specie di pipistrelli più frequenti negli ambienti urbani e suburbani italiani, offrono ai pipistrelli un rifugio al sicuro dai predatori e dai competitori, con temperatura e ventilazione ottimali. E' bene sottolineare che sono sempre i pipistrelli a scegliere il loro rifugio e che sono protetti dalla legge, che vieta anche di manipolarli.