Firenze, 10 marzo 2008- Il 'guru' delle telecomunicazioni e fondatore del Mit MediaLab di Boston ha presentato venerdì a Firenze 'One Laptop Per Child', il pc portatile a basso costo per i più piccoli, una risposta alla sfida globale per combattere l'analfabetizzazione. Il progetto "One Laptop Per Child" di Nicholas Negroponte prevedeva cioè la realizzazione di computer-giocattolo facili da usare e utili per avvicinare i bambini alle nuove tecnologie, mirati secondo i promotori ad abbassare le differenza tecnologiche con i paesi in via di sviluppo.
"Il progetto di Negroponte ha avuto difficoltà a prendere campo per la concorrenza di prodotti completi a pochi dollari in più, circa 240 -spiega il consigliere di AN Giovanni Donzelli in un'interrogazione- Nicholas Negroponte già consulente IBM e del dipartimento difesa USA, da anni è collaboratore di Motorola, e la famiglia Negroponte è stata negli anni '80 al centro di scandali per le violenze della dittatura in Honduras e John Negroponte, fratello di Nicholas, è stato proprio ambasciatore in Honduras per gli Stati Uniti dall'81 all'85; anni in cui i finanziamenti USA per la dittatura militare in Honduras passarono da 4 a 77,4 milioni di $ mentre si moltiplicarono le violazioni di diritti umani e le torture alla popolazione civile e che oggi ricopre il ruolo di numero due del dipartimento di stato USA.
Secondo fonti di stampa il Comune di Firenze avrebbe comprato 1500 di questi computer pagandoli 180$, ma in un'indagine di Altroconsumo dell'aprile 2007 realizzata in collaborazione con le associazioni di consumatori di Austria, Belgio, Finlandia, Olanda, Spagna e Portogallo, emergeva un drammatico sfruttamento del lavoro minorile in paesi in via di sviluppo per la produzione di telefonini da parte di alcuni produttori, tra cui proprio Motorola. Dunque è una beffa regalare ai bambini dei paesi in via di sviluppo computer per giocare dopo 15 ore di sfruttamento lavorativo e magari giorni di digiuno".
Perciò Giovanni Donzelli interroga il Sindaco per sapere se corrisponde a verità l'acquisto da parte del Comune di 1500 computer da 100$ a 180$ per finanziare il progetto della famiglia Negroponte.