E' accusato di omicidio volontario l'agente della Polstrada Luigi Spaccarotella, indagato per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri, avvenuta domenica mattina in un’area di sosta sulla A1, vicino ad Arezzo. Inizialmente, Spaccarotella era stato accusato di omicidio colposo, poi il magistrato ha cambiato il capo di imputazione. Lo ha comunicato l'avvocato Francesco Molino, difensore dell'agente, incontrando i giornalisti. "Il pubblico ministero Giuseppe Ledda, titolare delle indagini - ha spiegato il legale del poliziotto - ha cambiato il capo di imputazione e l'ufficializzazione è in arrivo”.
“Sarà semmai dolo eventuale - ha aggiunto l'avvocato Molino - ma sarà omicidio volontario. A noi è stato preannunciato così”. L’agente, però, non sarà sottoposto agli arresti perché “non ci sono gli elementi”. Lo ha dichiarato il procuratore capo di Arezzo, Ennio Di Cicco, ribadendo che l'agente di polizia stradale "ha sparato ad altezza d'uomo”. “Quali che siano i motivi – ha affermato Di Cicco - è stato un atto imperdonabile”. Il legale del poliziotto ha poi aggiunto che Spaccarotella avrebbe sparato, ma senza mirare a nessuno.
“L’agente – continua l'avvocato - c'è rimasto male, è stato un fatto del tutto accidentale”. “Ci difenderemo a denti stretti - hanno concluso i difensori di Spaccarotella - c'è qualcosa che non torna”. Secondo i legali, il loro assistito “ha rilasciato una testimonianza precisa, una versione che non è mai stata cambiata”.