Battuta d’arresto, al PalaBianchini di Latina, in gara tre della stagione 2007-2008. La prima, cocente, sconfitta, è arrivata in casa Everlast come una doccia fredda. Dopo le prime due vittorie, infatti, le speranze di fare il tris erano molto alte.
L’Everlast, a dir la verità era partita con il piede giusto: Ianes e Poltroneri avevano contribuito a scavare il primo solco per i gigliati al termine del primo quarto (14-21 alla prima sirena), e Liburdi aveva fatto la sua parte, nel secondo tempino, per alimentare il divario nel parziale.
Con Latina in vistosa difficoltà, anche il terzo quarto è cominciato nel segno dell’Everlast: prima con Poltroneri, il quale dopo tre minuti centra un canestro da tre che spedisce i gigliati a +16, poi con Capitan Monzecchi che grazie ad un’altra tripla zittisce un pallido tentativo di risalita dei pontini. Gli ultimi quattro minuti del terzo quarto sono caratterizzati da qualche fallo di troppo e da azioni alternate da entrambe le parti. Le triple di Mocavero e di Svoboda all’inizio dell’ultimo tempino hanno un effetto altamente anestetizzante per la squadra di Da Prato, che perde, nonostante la buona rotazione dei giocatori a disposizione, la brillantezza e la lucidità che l’avevano contraddistinta fino a pochi attimi prima.
Ci pensa Svoboda, poi, ad agganciare l’Everlast sul 59 pari con una tripla a sette minuti dal termine. Altro periodo contrassegnato da molti falli, all’interno del quale, però, Latina ne approfitta per mettere la freccia con Ochoa e Donato Cutolo, fratello di Costantino gigliato, che, per una sera, ha indossato i panni del “Cutolo” che conosce, invece, Firenze. La reazione dell’Everlast giunge solo grazie ai tiri liberi, mentre Mocavero esce per falli, ma il parziale parla chiaramente a favore di Latina: 23-6 (72-63) a due minuti dal termine.
I falli finali di Stanic servono ai ragazzi di Zanchi per migliorare le loro medie dalla lunetta, mentre, i canestri finali di Cohen, servono solo a rendere meno amara la prima sconfitta nella regular season dell’Everlast.
Elisabetta Zampieri