In linea con gli obiettivi di Lisbona che prevedono una maggiore presenza di ragazze in corsi di tipo tecnico-scientifico, la Provincia di Firenze ha deciso di impegnarsi in una serie di azioni concrete per sensibilizzare le studentesse all’argomento e fare scelte motivate dalle proprie aspirazioni, anziché semplicemente dalle necessità. La prima in questo senso è l’erogazione di dieci voucher di 1100 euro l’uno alle prime dieci studentesse fiorentine della graduatoria regionale. L’iniziativa si innesta nel programma di incentivazione delle iscrizioni a Facoltà universitarie a indirizzo scientifico promossa dalla Regione Toscana con il Bando 2007.
In questo modo il sostegno economico potrà essere esteso a un maggior numero di ragazze. Inoltre l’assessore Stefania Saccardi ha offerto a tutti i Presidi e ai collegi dei docenti delle scuole del territorio un programma di orientamento e informazione qualificata, con materiale informativo, interventi nelle scuole e consulenze specifiche nei centri per l’impiego, organizzazione di incontri tra professori delle scuole superiori e docenti universitari per illustrare i nuovi corsi e confrontarsi sulle questioni di più difficile comprensione.
Tali iniziative verranno potenziate e sviluppate ulteriormente durante tutto il 2008.
“Tipicamente le donne si iscrivono alle facoltà umanistiche – ha detto l’assessore Saccardi – e questo comporta spesso una difficoltà per l’ingresso nel mondo del lavoro. Con questi voucher la Provincia vuole appoggiare le donne che fanno una scelta in controtendenza e decidono di iscriversi alle facoltà tecniche e scientifiche”. I dati sono sotto gli occhi di tutti: in Italia le laureate donne rappresentano il 57% del totale. Una maggioranza che però non è distribuita uniformemente in tutti gli ambiti disciplinari ma si concentra nettamente negli studi di orientamento umanistico.
Come emerge da una ricerca Istat del 2001, condotta sul territorio nazionale, le facoltà umanistiche e quelle di ingegneria e architettura registrano dati praticamente opposti per composizione dei sessi. Se infatti le donne iscritte a facoltà non scientifiche sono il 32% contro l’8 degli uomini, a ingegneria-architettura gli uomini sono il 29% a fronte dell’8 delle donne. I dati evidenziano come le scelte delle ragazze le escludano da percorsi di studio che poi sfociano in occupazioni prestigiose.
I fattori che influenzano nell’orientamento sono la possibilità di coniugare lavoro e famiglia/figli.
In Toscana il tasso di occupazione femminile si attesta al 55% (14-64 anni), a livello nazionale è poco inferiore al 50%. A livello europeo siamo al penultimo posto tra i 25 paesi.
La Strategia di Lisbona prevede che entro il 2010 l’occupazione femminile raggiunga il 60% e che le tipologie di impiego siano qualitativamente alte.