Firenze, 26 Settembre 2007- I militari della Stazione di Calenzano, nel pomeriggio di ieri, hanno proceduto all'arresto di un cittadino romeno 27enne, senza fissa dimora e con vari precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, per furto aggravato commesso ai danni di un esercizio commerciale. Un pattuglia della stazione in transito ha notato il giovane con uno zainetto ed una busta di plastica in mano che, alla vista dei militari, cercava di mescolarsi fra la gente in attesa alla fermata del bus.
Proceduto al controllo, i militari hanno rinvenuto all'interno dello zainetto e della busta una tuta, due paia di scarpe da ginnastica ed un paio di tronchesine utilizzate abitualmente per violare le placche antitaccheggio. Un rapido accertamento ha consentito ai militari di verificare che la merce era stata rubata poco prima all'interno dei magazzini dell'esercizio commerciale, che si trova a qualche centinaia di metri dalla fermata dell'autobus dove si era proceduto al controllo. Le placche antitaccheggio, su indicazione dello stesso romeno, sono state poi recuperate all'interno di un pantalone in esposizione, nel quale erano state occultate dopo il furto.
Il giovane è stato dichiarato in stato di arresto.
Nell'agosto del 2006, a Sesto Fiorentino, 3 nomadi avevano picchiato e minacciato di morte con un grosso coltello un operaio di Impruneta, rapinandolo di circa 2000 euro in contanti e della propria autovettura.
La vittima era stata avvicinata dai tre presso la ditta in cui lavora e, nella circostanza, dopo essere stato circondato ed immobilizzato, veniva accusato di aver sottratto una scatola contenente una discreta somma di denaro appartenente ad un loro cugino, nel frattempo deceduto in un incidente stradale, il quale, in passato, aveva ricevuto ospitalità proprio presso l'abitazione della vittima.
La denuncia dell'uomo veniva raccolta lo stesso giorno dai Carabinieri della Stazione di Impruneta, che iniziavano l'attività investigativa per far luce sulla vicenda. Nel giro di qualche mese, grazie anche alle indicazioni fornite dalla vittima, i militari di Impruneta sono riusciti a risalire agli autori materiali del fatto, tutti nomadi di origine slava da tempo trasferitisi a Firenze. In particolare uno dei tre, risulta essere da tempo il portavoce della comunità nomade del "Poderaccio" nei rapporti con il Comune di Firenze.
Fatti i successivi passi giudiziari, il G.I.P. di Firenze, concordando con quanto raccolto in sede di indagine, emetteva tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei tre nomadi, ritenuti tutti responsabili del reato di rapina aggravata in concorso. I militari hanno dunque dato inizio alle ricerche dei tre, che si sono concluse positivamente ieri mattina. I tre nomadi sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano.
Il Comune di Firenze precisa però che il rom arrestato dai carabinieri dell'Impruneta, e che vive al villaggio del Poderaccio, non ha mai ricevuto nessun tipo di riconoscimento di portavoce per i rapporti con il Comune.