Di Barbara Cremoncini
Firenze Un nuovo fondo unico, con maggiori risorse, per contrastare la precarizzazione del lavoro. Lo ha deciso la giunta su proposta dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini sulla base della forte richiesta di contributi per la misura che prevede incentivi alle aziende che trasformano il rapporto di lavoro a termine in rapporto a tempo indeterminato.
Spiega l’assessore Simoncini. “Promuovere la piena e buona occupazione e ridurre i tassi di precarietà, incentivando la stabilità e la tutela del lavoro discontinuo.
Così viene definito nel piano di indirizzo generale integrato il principale obiettivo delle politiche della Regione per la crescita dell’occupazione e la qualità del lavoro. Per questo dal maggio scorso si sono susseguiti due bandi che ci hanno permesso di finanziare, grazie al fondo per la stabilizzazione, quasi 200 domande, il che significa 225 posti di lavoro precari che sono diventati stabili ai quali se ne potranno aggiungere altri 50 alla scadenza del bando che si chiude il 30 settembre.
Visto il successo del fondo abbiamo deciso di potenziarlo, unificandolo a quello per l’assunzione dei lavoratori in mobilità e aumentando lo stanziamento per il 2008 e 2009, che passa a 1 milione e 400.000 euro per ciascuna annualità».
Seconda mossa per perfezionare le politiche attive per l’occupazione, la modifica dello strumento varato alla fine dello scorso anno con l’obiettivo di aumentare l’occupazione femminile nella fascia di età più critica, quella del rientro al lavoro dopo aver lasciato per dedicarsi ai figli e alla famiglia.
Questi i due aspetti sui quali la Regione si è concentrata, introducendo alcune modifiche ai due fondi speciali finanziati all’inizio del 2007, il fondo per favorire l’occupazione delle donne over 35 e quello per i lavoratori iscritti nelle liste di mobilità.
«Dopo la verifica dei primi risultati – dice l’assessore – abbiamo deciso di raffinare e potenziare questi strumenti per adattarli meglio alle esigenze del mercato del lavoro, in vista delle nuove sfide che attendono l’economia toscana.
A queste si affiancano altre misure, come quella in corso di realizzazione, per i lavoratori atipici. Credo di poter dire che nell’insieme le misure messe in campo costituiscono un importante arma per contrastare uno degli aspetti più critici per lo sviluppo toscano».
«Abbiamo deciso di ampliare la sfera d’azione del fondo sull’occupazione femminile - spiega l’assessore - eliminando la soglia massima di età precedentemente fissata a 45 anni, estendendo l’incentivo, prima limitato alle assunzioni a tempo indeterminato part-ime, anche ai contratti a tempo pieno.
L’importo previsto per ciascuna assunzione è di 4 mila euro. Anche per i lovoratori in mobilità e per la trasformazione a tempo indeterminato, abbiamo elevato l’importo del contributo per ciascuna assunzione da 2 a 4 milia euro. Dal 2008, questa misura sarà unificata in un unico fondo che prevede anche gli incentivi per la trasformazione del tempo determinato».
In etrambi i casi a beneficiare dei contributi sono le imprese, che devono essere in regola con le assunzioni previste per il collocamento mirato dei disabili.
Nel caso del fondo per il lavoro delle donne Il contributo previsto è di un massimo di 2.500 euro in caso di assunzione part time è di 4000 euro per assunzione a tempo pieno. L’azienda che assume lavoratori iiscritti nelle liste di mobilità delle Province della Toscana riceverà un finanziamento pari a 4000 euro per ciascuna assunzione, come pure le aziende che trasformano a tempo indeterminato un contratto a termine.