La squadra è composta dai trentini Christian Biasi di Rovereto, Luca Donini
di Molveno, Jimmy Pacher di Canazei, più Paolo Zammarchi di Brescia e
Maurizio Bottegal di Fonzaso (Belluno). Confermato il CT Alberto Castagna di
Cologno Monzese (Milano) con gli assistenti Giorgio Corti di Suello (Lecco)
e Rosanna Scanagatta di Marostica (Vicenza).
In questa disciplina di volo, che sfrutta come "motore" le correnti
ascensionali d'aria calda, l'Italia vanta posizioni di prestigio: medaglia
d'oro agli europei del 2004, quella d'argento nel 2006 e l'attuale secondo
posto nelle classifica mondiale alle spalle della Repubblica Ceca.
Donini è
campione europeo in carica, Biasi quello italiano, Pacher in passato vinse
due volte la Coppa del Mondo e due il titolo europeo.
Ardua la conquista del titolo in terra australe per chi è abituato ai voli
lungo l'arco alpino. La località prescelta, Manilla, è un piccolo paese di
3000 abitanti a circa 45 km da Tamworth e 350 Km a nord di Sydney, nello
stato del New South Walles. Posta alla confluenza tra i fiumi Namoi e
l'omonimo Manilla, guarda i circostanti monti Borah, Baldwin, Split Rock Dam
e Kaputar.
Probabilmente sarà dal primo che decolleranno i 150 piloti,
provenienti da 45 nazioni, per correre una manche al giorno su percorsi che
nelle gare internazionali superano spesso i 100 km.
Le classifiche individuali ed a squadre sommeranno i punteggi di ogni prova
disputata. Queste assomigliano alle regate veliche: ciascun pilota tenterà
di arrivare in atterraggio nel minor tempo, dopo aver aggirato dei punti
salienti del territorio, detti "boe", che la direzione di gara sceglierà di
volta in volta secondo le condizioni meteo della giornata, aggiramento da
convalidare tramite il GPS in dotazione.