“Ci stiamo impegnando – dichiara l’assessore provinciale alla Mobilità Maria Cristina Giglioli – per vincere la sfida tra il mezzo pubblico ed il mezzo privato e la Provincia di Firenze, insieme alle altre istituzioni, è in prima linea per raggiungere un traguardo, che è diventato un imperativo categorico per la salvaguardia del nostro benessere”. Proseguono i sopralluoghi alle stazioni ferroviarie che l’Amministrazione Provinciale di Firenze, insieme alla Regione, ha organizzato nei luoghi che vedranno realizzare il progetto Memorario nel 2007.
Alla presenza dell’assessore alla Mobilità Maria Cristina Giglioli e del Dirigente del settore della Provincia di Firenze, dei rappresentanti dei Comuni interessati, delle due Comunità Montane, del Mugello e della Montagna Fiorentina, della Regione Toscana, di Trenitalia e della Scarl Autolinee Mugello Valdisieve si sono svolti i sopralluoghi alle stazioni di: Rimorelli, Vicchio, Dicomano, Contea, Scopeti e Rufina. “Le azioni messe in atto e gli impegni che stiamo assumendo – continua Giglioli – sono passi concreti per presentare ai cittadini una valida alternativa all’auto propria”.
La Provincia, proponendosi come mediatore tra Comune, Regione, Trenitalia, Rfi, aziende del trasporto pubblico su gomma, cerca di trovare soluzioni alle problematiche che disincentivano l’utilizzo, in questo caso, del treno. Il Memorario migliora l’offerta del servizio con l’incremento dei treni, con l’orario cadenzato e menmonico, e la Provincia, di concerto con gli Enti Locali, intende trasformare i punti di debolezza dell’accesso al treno in punti di forza. Questo significa “presenziare le stazioni, porre attenzione alle modalità di scambio tra i vari mezzi (automobile, motorino, bicicletta o autobus) ed il treno e migliorare la comunicazione dei servizi”.
Per quanto riguarda l’interscambio tra il trasporto pubblico su ferro e su gomma, la Provincia ha aperto il confronto con i vari soggetti interessati per razionalizzare ed ottimizzare il servizio degli autobus affinché possa integrarsi con il Memorario e amplificarne gli effetti positivi.
Infine l’assessore Giglioli ha invitato le Amministrazioni Comunali a presentare i progetti di riqualificazione delle stazioni minori perché la Provincia possa valutare la sua partecipazione alla realizzazione delle proposte.
L’assessore ai trasporti Cristina Giglioli ha risposto, in Consiglio provinciale, alla domanda d’attualità di Rifondazione Comunista sulla protesta dei lavoratori degli appalti di Ferrovie dello Stato S.p.A.
“Gli interroganti fanno riferimento alla pulizia che doveva essere fatta, mentre i treni a lungo percorrenza erano in corsa e che, invece, è stata tolta. Sulla qualità del servizio la domanda fa riferimento a treni di lunga percorrenza sui quali la Provincia non ha nessuna voce in capitolo. Abbiamo, comunque, preso informazioni dalla direzione di Trenitalia dove ci dicono che è in atto un lavoro di miglioramento del servizio. Questo parte da uno scarso gradimento della clientela rispetto alla qualità della pulizia e che ha visto nell’ultimo anno un aumento dei corrispettivi che vengono dati per svolgere questo servizio dal 25 al 30%.
Per quanto riguarda il discorso occupazionale, nei contratti delle Ferrovie dello Stato ci sono le clausole di salvaguardia per cui, anche se dovessero andare in questa ricontrattazione a cambiare il soggetto, l’impresa che esegue queste pulizie, non corre rischi”. Per Andrea Calò: “E’ in atto, a livello regionale, una discussione che riguarda le procedure relative agli appalti e le modalità su cui gli appalti dovrebbero essere strutturati in Toscana. Al di là delle motivazioni che può addurre, da parte sua, le Ferrovie dello Stato non è la prima volta che le Ferrovie dello Stato privilegiano un abbattimento dei costi e spesso e volentieri questi abbattimenti dei costi si riflettono anche sulle modalità con i quali si stipula il rapporto con i lavoratori che sono addetti al servizio di pulizia dei treni.
Vogliamo evidenziare che questi tagli, secondo le dichiarazioni fatte anche dai lavoratori e dalle organizzazioni sindacali, non solo peggiorano le condizioni di lavoro dei lavoratori degli appalti ed i livelli occupazionali ma si ripercuotono anche sui livelli di pulizia dei treni”.