18 dicembre 2006- Oltre cinquecento persone hanno manifestato sabato sera a Colle Val d'Elsa, con una fiaccolata, contro la costruzione della nuova moschea. Ma giovani di Forza Nuova si sono uniti alla fiaccolata, poi hanno compiuto una azioni vandaliche contro il cantiere. Erano stati loro nei giorni scorsi ad abbandonare una testa mozzata di maiale fuori dal cancello, all´ingresso del cantiere?
“Dopo la provocazione della testa di maiale lasciata in bella vista davanti al cantiere, dopo quelle dell’On.
Borghezio che minacciava ‘ronde’ padane, prodigandosi intanto in lanci di salsicce contro i musulmani residenti in zona, la Moschea di Val d’elsa è stata oggetto dell’ennesimo atto vandalico, opera questa volta dei neofascisti di Forza Nuova. Queste vili intimidazioni e questa escalation di violenza devono essere contrastate nella maniera più decisa, isolando queste formazioni che si richiamano al neofascismo e al contempo instaurando un clima di convivenza civile rispettoso di tutte le comunità religiose residenti nel senese.
E’ necessario, inoltre, attivare le autorità preposte al controllo e vigilanza sul territorio affinchè si alzi il livello di guardia contro tali preoccupanti fenomeni di vandalismo, la cui pericolosità non può assolutamente essere sottovalutata”. Lo ha dichiarato l’On. Severino Galante, deputato dei Comunisti Italiani e componente della Commissione Difesa per il PdCI alla Camera dei Deputati.
"Un atto vergognoso, violento e intollerante che va condannato senza se e senza ma". Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato de L'Ulivo interviene sugli atti vandalici ai danni del cantiere, dove si sta costruendo il nuovo centro culturale islamico di Colle di Val d'Elsa.
"Sono sconcertanti - continua Ceccuzzi - alcune dichiarazioni che tendono a giustificare in qualche modo questi fatti incresciosi e che si collocano al di fuori di una dialettica democratica e del rispetto delle opinioni. Nella mia interpellanza urgente alla Camera dei deputati avevo già sottolineato le continue strumentalizzazioni mediatiche e gli incitamenti, da parte di alcuni esponenti del centrodestra, allo scontro tra civiltà e religioni. Già nelle settimane precedenti il cantiere era sato oggetto di atti vandalici e intimidatori nei confronti della comunità islamica.
Occore prendere atto che a Colle di Val d'Elsa è in corso un cammino di integrazione il cui esito, non scontato, rimane l'unica strada praticabile per favorire la creazione di una società più aperta e rispettosa di ogni diversità. Voglio esprimere la mia solidarietà al sindaco di Colle di Val d'Elsa, Paolo Brogioni; alla Comunità islamica locale, a Feras Jabareen e a tutta la città. Anche in questa occasione la popolazione colligiana ha dato l'ennesima dimostrazione di maturità democratica e di saper affrontare le sfide dell'integrazione, forte della sua identità di città aperta.