2 dicembre 2006 – E’ la settimana dell’albero di Natale: tradizionalmente infatti, la maggioranza degli acquisti avviene nella settimana che precede l’otto dicembre, giorno dell’Immacolata Concezione e scadenza obbligatoria per l’addobbo dell’abete. Ma quale abete scegliere? E come sceglierlo una volta arrivati al vivaio? Come mantenerlo bello, sano e che farne dopo la Befana? All’appuntamento con il Natale non poteva certo mancare la Coldiretti che ha stilato una vera e propria guida per l’acquisto e la conservazione dell’abete che quest’anno viene venduto a prezzi variabili tra meno di dieci euro fino agli oltre 200 a seconda delle dimensioni, della varietà e del vaso in cui è riposto.
L’albero vero vince su quello di plastica oltre che nel rispetto delle tradizioni anche nella salvaguardia del territorio poiché gli abeti utilizzati come ornamento natalizio sono in maggioranza italiani e derivano per circa il 90 per cento da coltivazioni vivaistiche specializzate che occupano stagionalmente oltre 1.000 aziende agricole per oltre 10.000 addetti. (La Coldiretti stima che saranno circa 7 milioni gli abeti, per un valore stimato di quasi 130 milioni di Euro, che nel Natale 2006 verranno addobbati nelle case delle famiglie italiane per raccogliere sotto le fronde i doni di Natale).
In Italia la coltivazione dell'albero di Natale è concentrata prevalentemente nella nostra Regione, la Toscana, con circa 800 ettari destinati a questa coltivazione che riveste una notevole importanza economica soprattutto per le zone montane e collinari dove rappresenta una forma interessante di integrazione dei redditi e di utilizzo di terreni ex agricoli e di pascoli altrimenti destinati all'abbandono e al conseguente degrado idrogeologico. Ma veniamo alla guida fai da te. “Per prima cosa – spiega Vincenzo Tongiani, Presidente Coldiretti Apuana – scegliere l’albero di natale naturale significa dare valore al Natale in virtù anche delle recenti polemiche sul presepe.
Non possiamo permetterci di smarrire il significato di una tradizione secolare come il Natale e un albero di plastica non può sostituire un abete anche se il suo mantenimento costa un po’ più di fatica e ci sono degli accorgimenti da seguire. Ha un altro sapore, colore, importanza. Se scegliere quindi l’abete naturale è bene prima misurare l’altezza del soffitto di casa per non trovarsi con un albero troppo alto perché all'aperto gli alberi sembrano molto più piccoli che all'interno. Meglio preventivare l’acquisto con qualche giorno di anticipo – prosegue il Presidente - per dare modo all'albero di adattarsi al nuovo ambiente e distendere bene i rami che fino a quel momento sono stati imprigionati dalla rete per il trasporto.
Una volta al vivaio noi consigliamo di non andare alla ricerca di un albero perfetto perché ogni esemplare tende ad avere un lato meno ricco di rami nella parte cresciuta verso nord e poi ricordarsi che si tratta di un albero vivo la cui naturale asimmetria è sicuramente compensata dall’autenticità dello stesso. E se l’albero che avete individuato perde gli aghi non significa che sia vecchio e in ogni caso, per evitare di sporcare macchine e case, chiedere al vivaista di scuoterlo!”. E questa è solo la prima parte.
E una volta a casa? “E’ importante scegliere la location adatta – prosegue Tongiani – deve essere luminosa, fresca, lontana da fonti di calore, come stufe e termosifoni e al riparo da correnti d’aria come porte e finestre. Evitare addobbi pesanti per non spezzare i rami e soprattutto, non spruzzare neve sintetica e spray colorati onde evitare di soffocarlo. Fondamentale è mantenere la terra umida, non eccessivamente bagnata, anche con l'utilizzo di un nebulizzatore, che potrebbe essere applicato anche ai rami in assenza di fili elettrici”.
E una volta che il Natale è finito? Che fare dell’alberello che ha ospitato i doni Natalizi e regalato alla casa quel sentimento di Festa? “Non disfatevene – si appella ai cittadini Tongiani - se l’albero acquistato ha le radici può essere posizionato all'esterno sul balcone o piantato in giardino e riutilizzato l’anno successivo. Un albero può crescere anche fino a 15-20 metri. Il Natale non è Natale senza un abete naturale – conclude Tongiani – spendere cinque minuti al giorno per pulire gli aghi e sistemarlo aiuta ad apprezzare un periodo di Festa magico e affascinante come questo”.
L' Amministrazione Comunale di Cutigliano e la Provincia di Pistoia organizzano per l'8 dicembre 2006 la II° Edizione di "NATALESLOW - SAPORI E MESTIERI DELL'AVVENTO".
L'evento rientra nelle manifestazioni annuali che coinvolgono la Rete Internazionale delle Città del Buon Vivere. Dopo il successo dello scorso anno, gli organizzatori rinnovano l'incontro delle tradizioni natalizie e delle produzioni tipiche per promuovere il territorio, per stare insieme e per cominciare il cammino verso Natale.
Saranno presenti quest'anno varie Cittaslow: Levanto, San Daniele del Friuli, Castelnovo ne' Monti, San Miniato, Abbiategrasso con le loro tipicità, ed inoltre vari produttori con olio nuovo e presidi slow food (fagiolo di Sorana e pecorino a latte crudo).
Lungo le vie del centro storico saranno presenti artigiani che espongono e lavorano sul posto i loro prodotti: dai presepi alle pitture, dai tappeti ai ricami, dalle sculture in pietra arenaria alle ceramiche, dalla cioccolata al miele, dal gorgonzola al parmigiano, dal rame al ferro battuto.
Ci saranno anche stand con dolci tipici natalizi e vin brulè. Inoltre presso i locali della Biblioteca Comunale sarà organizzato un laboratorio manuale di "biedermaier" per imparare a preparare addobbi e oggetti natalizi. Gli spazi espositivi saranno creati lungo il centro storico di Cutigliano, che ha angoli e vie caratteristiche che sembrano fatte apposta per essere delle naturali nicchie del saper fare tradizionale promosso in questo tipo di manifestazioni.
Nel corso della giornata si svolgerà anche una iniziativa particolare che unisce le generazioni, che vede impregnati insieme il Comune gli alunni della Scuola Media A..
De Gasperi di Cutigliano, il Consiglio Comunale dei Ragazzi e lo Slow Food Montagna Pistoiese, che organizzano sotto la Loggetta dei Capitani della Montagna, "I nonni ci insegnano", preparazione e degustazione di prodotti a base di castagne e farina dolce.
Spazio anche a uno dei produttori locali più famosi. Presso la Sala Consiliare del Palazzo dei Capitani alle ore 15,30 si terrà una conferenza che ha come titolo "Roberto Catinari, Capostipite della Chocolat Vallwy Toscana", alla presenza del Maestro ed in collaborazione con Luciano Bertini, Fiduciario Slow Food di Pistoia.
Nel corso della serata ci sarà una presentazione e degustazione della cioccolata.
Il tema della manifestazione è quello di mettere in risalto le peculiarità dei piccoli centri come Cutigliano dove si possono trovare qualità dell'accoglienza, genuinità dei prodotti, rispetto delle tradizioni, salvaguardia e custodia dell'ambiente. Il tutto sarà completato dalla degustazione di prodotti tipici e natalizi sulle note magiche di musiche natalizie che faranno da cornice a questa giornata particolare che aprirà il periodo natalizio 2006-2007 nel Comune di Cutigliano.
"Nataleslow Sapori e Mestieri dell'Avvento - dice la Sindaco di Cutigliano Marina Lauri - per il secondo anno apre il periodo delle festività natalizie nel Comune di Cutigliano.
La partecipazione all'evento di molte Cittaslow e comuni italiani, con i loro prodotti tipici, di artigiani e produttori con le loro particolarità, profumi e sapori, di iniziative originali che coinvolgono anche i ragazzi delle nostre scuole, danno a questa giornata un fascino assolutamente unico. L'obbiettivo, che fa da filo conduttore in ogni nostra azione è quello della valorizzazione dei piccoli centri, dell'ambiente, della genuinità dei prodotti e del rispetto delle tradizioni, ed è anche ciò che abbiamo cercato di fare nell'organizzare il Nataleslow".
"Siamo molto soddisfatti di aver contribuito a organizzare questa importante occasione di promozione della montagna e dei nostri prodotti tipici - dice l'Assessore a turismo e promozione della Provincia di Pistoia Nicola Risaliti - che ci mette in contatto anche con altre realtà.
Una iniziativa che unisce promozione e cultura delle tradizioni in una cornice natalizia davvero suggestiva. Un invito dunque a venire a Cutigliano l'8 dicembre".