Quanto il paziente è al centro della sua cura? Se lo sono chiesto medici, politici ed esperti che, a un anno dal convegno sui piani di salute integrati, hanno fatto il punto sui servizi per la salute mentale. Si è infatti tenuto oggi un convegno sul tema, nell’ambito delle iniziative della Festa della Toscana 2006, presso l’auditorium della Banca Toscana in via Panciatichi 87 a Firenze. Per la Regione sono intervenuti il presidente della Commissione sanità Fabio Roggiolani, l’assessore al diritto alla salute Enrico Rossi, l’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori, il responsabile salute mentale Galileo Guidi.
Il presidente della Commissione sanità Fabio Roggiolani, nel suo intervento, ha ricordato che la Commissione sta in questo periodo effettuando una ricognizione di tutte le Società della salute toscane e che prestissimo dunque sarà in grado di legiferare per individuare una nuova struttura sanitaria, in cui per l’intercettazione del disagio mentale si lavori in molte direzioni. “Dopo il superamento dei manicomi – ha detto Roggiolani – è necessaria una seconda rivoluzione, che porti anche al superamento dei Sim, i servizi di igiene mentale, come luoghi separati e a se stanti.
Questo non deve significare certo né una perdita della specializzazione né dell’autonomia, ma bisogna far sì che il paziente non venga più intercettato in un luogo che è una specie di stigma: cosa, questa, che fa perdere numerosissimi utenti che avrebbero invece bisogno di essere seguiti”.