Firenze - Quarant’anni fa raccontarono l’alluvione che devastò la Toscana; l’Arno, la Sieve, l’Ombrone che si ribellavano, coprendo buona parte della regione, portando lutti, distruzione, ma anche tanta solidarietà. Sono gli operatori dell’informazione: i giornalisti, i fotoreporter, i cineoperatori grazie ai quali il dramma di Firenze e della Toscana divenne un fatto globale, condiviso da tutti e sfociato nella grande mobilitazione degli Angeli del fango. Abbiamo rintracciato gli inviati che nel 1966 raccontarono la più grande devastazione di Firenze del Dopoguerra.
Alcuni di loro non sono più fra noi, ma saranno rappresentati dai parenti o direttori di testata; altri, come i “veterani” Enzo Biagi e Giorgio Bocca, non potranno intervenire, ma idealmente anche loro riceveranno, domani alle 11.30 nella sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi, il riconoscimento che il Consiglio regionale consegnerà agli operatori dell’informazione. Interverranno: il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini, i due vice Paolo Bartolozzi e Alessandro Starnini, il presidente della commissione regionale Territorio e Ambiente, Erasmo D’Angelis.
(red)