Caldo: è emergenza per le persone fragili
Il clima mette a rischio la produzione di olio: molte zone colpite da 'cascola' precoce

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2006 13:48
Caldo: è emergenza per le persone fragili<BR>Il clima mette a rischio la produzione di olio: molte zone colpite da 'cascola' precoce

Firenze, 28 luglio 2006- L'innalzamento del livello di rischio è il frutto del persistere del caldo che, secondo le previsioni, dovrebbe proseguire fino a stasera. Per sabato infatti si prevede una contenuta diminuzione di due-tre gradi con conseguente attenuazione del disagio per afa. Pertanto si rinnovano i consigli agli anziani, soprattutto quelli che vivono da soli. Ovvero evitare di uscire o di fare attività fisica all'aria aperta nelle ore più calde della giornata, evitare l'esposizione prolungata al sole, bere più acqua e mangiare molta frutta e verdura, fare una colazione abbondante e pasti leggeri.



Il clima pazzo colpisce anche l’olivicoltura. Il passaggio dal freddo di fine maggio al grande caldo, esploso sin dagli inizi di giugno, sembra aver creato non pochi problemi alla normale maturazione delle olive, con una ‘cascola’ precoce che in alcune aree della provincia fiorentina ha raggiunto anche punte del 50%.

“Il problema – spiega Simone Tofani, responsabile del Settore tecnico della Cooperativa Agricola di Legnaia – si è evidenziato in modo preoccupante nelle ultime settimane.

Era prevedibile che gli sbalzi di temperatura di questi ultimi mesi potessero avere effetti disastrosi e adesso ci troviamo a fronteggiare una caduta precoce delle olive in molte zone della provincia. Il fenomeno a colpito in modo irregolare, a ‘macchie di leopardo’, a seconda del particolare microclima di ogni zona. Dopo aver contattato nostri soci e varie aziende agricole, si può dire che sono state colpite in particolare le aree di San Casciano, Lastra a Signa, Malmantile, Valdarno e colline del Chianti, con una ‘cascola’ che oscilla fra il 30 e il 50 % dei frutti, mentre sembrano aver risentito in misura molto minore del problema le zone di Montespertoli, Scandicci, soprattutto la zona collinare di Mosciano, e la Valdisieve.

Difficile, al momento, quantificare la riduzione nella produzione di olio e il danno economico per gli agricoltori, dovremo attendere il momento della raccolta, anche se possiamo dire che non sarà lieve”.

A provocare la caduta precoce delle olive è stato, in particolare, il repentino sbalzo di temperatura registrato fra fine maggio e la prima parte di giugno.

“Le punte di freddo – prosegue Tofani – che hanno caratterizzato la fine di maggio, avvicinandosi in alcuni casi allo zero, hanno ritardato la fioritura degli olivi e di conseguenza l’allegagione dei frutti.

In genere, il passaggio verso l’estate è più dolce, invece quest’anno siamo passati quasi subito al caldo tropicale. Uno sbalzo repentino che ha messo in crisi le piante di olivo: la fioritura è andata avanti, ma quando siamo arrivati all’allegagione del frutto, si è subito evidenziata una ‘cascola’ al di fuori della norma. Un fenomeno che ha in buona parte risparmiato alcune zone collinari, dove il caldo non ha raggiunto subito punte elevatissime, ma in altre è stato disastroso. Il clima di quest’anno ha favorito anche l’‘occhio di pavone’, una malattia che provoca un’abbondante perdita di foglie degli stessi olivi.

Niente di drammatico, se si interviene tempestivamente con trattamenti a base di rame, altrimenti si rischia di pregiudicare la fruttificazione futura della pianta”.

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