L’acqua come bene pubblico e diritto fondamentale, l’accesso all’acqua come sfida globale e impegno locale; il racconto di diverse esperienze di partecipazione alle politiche relative alla gestione della risorsa idrica. Saranno questi alcuni dei temi affrontati nell’ambito dell’incontro “L’accesso all’acqua, una sfida globale per lo sviluppo locale” che si terrà giovedì 8 alle 21 in piazza Umberto I nell’ambito della V edizione della Rassegna Cooperamondo con la collaborazione del COSPE (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti).
L’incontro trova spazio all’interno della XI Festa del volontariato “Mondo in festa” (7-11 giugno) organizzato dalla Consulta del Volontariato di Rufina, in collaborazione con il Comune di Rufina, l’Associazione Terra d’Incontri e il Centro interculturale.
L’intento della tavola rotonda, nell’ambito delle giornate dedicate al volontariato e alla cooperazione internazionale, è quello di porre l’accento sul bene – acqua come diritto dell’umanità e la necessità di consapevolizzare la società civile sul fatto che mercificare l’acqua, privatizzarla e considerarla al pari di un bene economico innesca un vortice pericoloso che può portare a scontri civili, a guerre sanguinose e sfruttamento da parte delle multinazionali.
Dal micro al macro, dal globale al locale.
Partecipano alla tavola rotonda:
Stefano Gamberi, Sindaco di Rufina
Pietro Laureano, esperto Unesco: Cultura dell’acqua lotta alla desertificazione
Giovanni Quaranta, docente Università della Basilicata: Tecniche agricole tradizionali e protezione dei suoli
Marco Mairaghi, Sindaco di Pontassieve e coordinatore del tavolo regionale per la cooperazione in America Latina: Il progetto “un milione di cisterne nel nord est del Brasile”.
Proiezione di un video. Yaniree Álvarez del comitato “Sì alla vita no alla distruzione dell’ambiente”, Nicaragua: La sfida per l’accesso all’acqua nelle comunità rurali di Leòn in Nicaragua. Mauro Perini, presidente della Water right foundation: L’accesso all’acqua come nuovo indicatore di sviluppo.
