Quaresima con l'arte: un itinerario fra le antiche confraternite

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 marzo 2006 14:00
Quaresima con l'arte: un itinerario fra le antiche confraternite

Gli Amici dei Musei fiorentini danno appuntamento sabato prossimo, dalle 16 alle 18, per visitare o vedere dall'esterno le diciannove sedi confraternitali che si trovavano concentrate nel cuore di Firenze, distanti l'una dall'altra solo pochi metri. Il percorso di visite va dall'Annunziata all'Istituto degli Innocenti, da San Marco a via Laura, da via Battisti a via degli Alfani, da via Cavour a via Capponi a via della Dogana.
L'ingresso ai luoghi storici visitabili è libero e le aperture sono a cura dei volontari degli Amici dei Musei fiorentini.


Presso l'Istituto degli Innocenti sono ancora visibili gli affreschi e i simboli delle Confraternite di San Lorenzo e poi della SS.
Annunziata, nel sottosuolo della chiesa di Santa Maria dei Santi Innocenti. Nel Museo degli Innocenti si può anche ammirare parte del patrimonio artistico dell'antico Ospedale, con l'Adorazione dei Magi del Ghirlandaio e altri capolavori dal '400 al '700. Il Museo è aperto tutti giorni feriali dalle 8.30 alle 19, festivi dalle 8.30 alle 14, ingresso 4 euro, ridotto 2.50 euro (tel.

055 2037208).

L'itinerario "Quaresima con l'arte: un itinerario fra le antiche confraternite fiorentine", ideato da Ludovica Sebregondi, ripercorre la presenza, in una zona centrale e frequentatissima, delle tante realtà di quel fenomeno confraternale che ha avuto nei secoli molteplici significati. I laici si riunivano nelle compagnie (come a Firenze venivano chiamate le confraternite) per pregare insieme, talora flagellarsi, aiutarsi reciprocamente, seppellire i morti, ma anche partecipare alle processioni cittadine e organizzare spettacoli teatrali.

Sarà possibile visitare un ambiente confraternale perfettamente conservato e i due unici chiostrini di confraternite - splendidamente affrescati - esistiti a Firenze, mentre alcune sedi si potranno vedere solo dall'esterno. Dove oggi è rimasto solo uno stemma o un capitello, un tempo era conservati quadri di Jacopo da Empoli o del Franciabigio, di Andrea del Sarto o di Benozzo Gozzoli. Sebbene non sarà possibile vedere queste opere che oggi sono nei musei, nelle sedi di sodalizi ancora attivi si potranno ammirare importanti testimonianze artistiche e avvertire l'affascinante atmosfera di antichi ambienti.

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