Due concerti alla Flog sabato 15 ottobre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2005 14:21
Due concerti alla Flog sabato 15 ottobre

È considerato il più grande percussionista del Senegal, padre di trentotto figli, tutti percussionisti: una leggenda che vive ancora in un quartiere popolare di Dakar dove ‘dirige’ come un vero direttore d’orchestra formazioni composte anche da 100 percussionisti! provenienti dalla città e dai suoi dintorni. Guardiano della tradizione, ma anche instancabile innovatore, Doudou N’Diaye Rose riesce a trasformare i suoi percussionisti in un’incredibile macchina percussiva capace di complesse strutture ritmiche e melodiche.

Dotato di un indiscutibile talento naturale, negli anni ha collaborato con artisti di fama internazionale come Peter Gabriel, Dizzy Gillespie, Rolling Stones, affascinati dalla potenza espressiva dei suoi tamburi.
Fatto rivoluzionario per l’Africa, ha coinvolto nei suoi gruppi le donne, fino ad allora escluse dal mondo delle percussioni, chiamando a raccolta numerose tra le sue decine di figlie e nipoti.
Vero ambasciatore della cultura senegalese nel mondo, Doudou N’Diaye Rose ha composto l’inno nazionale del suo paese e tuttora presenzia manifestazioni sportive e musicali di carattere ufficiale, al fianco del Presidente Sanghor.
Guardiano della tradizione quanto instancabile innovatore, riesce a trasformare gli ensemble di percussioni in incredibili macchine percussive capaci di complesse strutture ritmiche e melodiche, guidate dal suo irresistibile carisma e dalla padronanza del ritmo che lo contraddistingue.
Talento naturale, nato in una famiglia di griot di etnia Wolof, N’Diaye Rose ancora bambino ha iniziato a studiare le percussioni e la storia del suo paese continuando per oltre trent’anni a svolgere ricerche sul ritmo attraverso il Senegal e altri paesi africani, fino a diventare un vero maestro nel ‘linguaggio dei tamburi’.

Negli anni ha collaborato con artisti di fama internazionale come Peter Gabriel, Dizzy Gillespie, i Rolling Stones e il coreografo Maurice Béjart, conquistati dalla potenza espressiva delle sue formazioni.
Alla veneranda età di 72 anni, dal vivo Doudou N’Diaye Rose esprime un’energia contagiosa, una sorta di trance avvolgente che, con i suoi 15 percussionisti, rapisce il pubblico in un crescendo vertiginoso.

Protagonista della vivace scena musicale maliana fino dagli Anni ’60, Djelimady Tounkara è insieme al compatriota Ali Farka Touré uno dei musicisti più famosi e stimati dell’intera Africa.

Con la sua chitarra elettrica è stato uno dei componenti fondamentali della leggendaria Rail Band che ha accompagnato per anni Salif Keita e Mory Kanté, diventando il gruppo più famoso in Mali negli Anni ’70. Definito il “guitar hero” della musica mandinga, Djelimady Tounkara con il suo magistrale finger-picking reinterpreta brani tradizionali dei griot insieme ai classici del periodo con la Rail Band, in un raffinato fluire di note accompagnate da percussioni, basso, chitarra e n’goni.
Nato a Kita nel Malinke, cuore della grande dinastia griot di musicisti, poeti, araldi e depositari della complessa storia e cultura del Mali, la chitarra di Djelimady Tounkara segue gli insegnamenti e le orme dei suoi maestri.

Da sempre affascinato dagli strumenti tradizionali del suo paese come il balafon, la kora e il ngoni, l'artista ha trovato uno speciale punto di contatto tra sonorità popolari e musica di altri paesi quali Cuba, Francia e Stati Uniti. Protagonista della vivace scena maliana fino dagli Anni ’60, Djelimady Tounkara è insieme al compatriota Ali Farka Touré uno dei musicisti più noti e stimati dell’intera Africa. Con la sua chitarra elettrica è stato uno dei fondatori della leggendaria Rail Band di Bamako che ha accompagnato per anni Salif Keita e Mori Kanté, diventando il gruppo più famoso in Mali negli Anni ’70.

Al contrario delle molte stelle africane emigrate all'estero, Tounkara è rimasto saldamente ancorato alla cultura della sua terra suonando in contesti tradizionali come le interminabili feste per i matrimoni e i battesimi, o per manifestazioni popolari.
Artefice del trio acustico Bajourou, ha debuttato nel 2000 come solista con un CD straordinario nel quale spiccano le voci di Samba Sissoko, Lafia Diabaté, Mamany "Assitan" Keita e del figlio Fatoumata.
Il “guitar hero” della musica mandinga, con il suo magistrale finger-picking reinterpreta brani tradizionali dei griot insieme ai classici del periodo della Rail Band, in un raffinato fluire di note accompagnate da percussioni, basso, chitarra, n’goni, e djembé.

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