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Boccaccesca 2005: dall’enogastronomia all’artigianato, dall’agroalimentare alla cultura – è protagonista a Certaldo Alto nei week end 7/9, 14/16 ottobre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 settembre 2005 18:40

Una tappa significativa per un’esplorazione vera e viva del territorio toscano: questo – e non solo – è Boccaccesca, manifestazione di promozione culturale, enogastronomia, agroalimentare e artigianato che si tiene a ottobre a Certaldo. La città natia del Boccaccio ospiterà l’evento esclusivo in due week end ricchi di attrattive: dal 7 al 9 e dal 14 al 16.
La ricerca del meglio delle produzioni agro-alimentari, la consapevolezza che il cibo è cultura, la voglia di conoscere realtà enogastronomiche e l’artigianato d’eccellenza, che sono ad oggi patrimonio di pochi, è ciò che contraddistingue Boccaccesca.

Alla sua settima edizione –è nata nel 1999 grazie alla volontà del Consorzio “Certaldo 2000” –, ha acquistato un suo spazio e un suo ruolo originali nel panorama delle manifestazioni dedicate alla tipicità, all’integrazione tra le diverse tipologie di prodotto dall’artigianato all’agro-alimentare e all’enogastronomico. Dalla splendida cornice del centro storico di Certaldo, all’ottimo livello dei rapporti tra imprenditori e amministrazione comunale, fino alla felice intuizione avuta anni fa dal Consorzio Certaldo 2000 di percorrere la strada dell’integrazione, all’insegna della qualità, della tipicità e dell’identità delle produzioni, Boccaccesca oggi interpreta bene la filosofia che sta alla base di quella che chiamiamo ormai la Marca Toscana.

Boccaccesca può vantare 10.000 presenze di visitatori in soli due week-end, oltre 60 espositori fra artigianato d'eccellenza, food, slow food, prodotti per la tavola ed enogastronomia, figuranti in costume che ricostruiscono nella suggestiva cornice del borgo medievale di Certaldo scene di vita medievale. “Boccaccesca è una manifestazione che esalta la bellezza del borgo medievale di Certaldo” - sottolinea il Sindaco di Certaldo, Andrea Campinoti -, “unendo al fascino del luogo ed alla sua storia illustre, un percorso di valorizzazione dei prodotti tipici di quelle aziende che fanno della qualità il loro punto di forza.

Chi verrà a Certaldo nei due fine settimana di Boccaccesca troverà un ambiente accogliente, lontano dai ritmi frenetici di tutti i giorni, nel quale riscoprire i sapori e la cultura della tradizione toscana e non solo”.

Rispetto agli anni precedenti quest’anno un nuovo volto caratterizza Boccaccesca. Un’inaspettata edizione che ospiterà una piece teatrale, una novella del Boccaccio recitata e interpretata da Marco Messeri e gli attori Amerigo Fontani e Riccardo Diana, habitué di Boccaccesca; un ospite d’eccezione: la Spagna, la regione valenciana, con le sue tradizioni culinarie e, all'interno del progetto culturale "Genio Fiorentino", l’inaugurazione in anteprima mondiale della mostra archeologica “L’Isola dei Tesori” – Cibo e cultura del mondo antico”, che si inaugurerà il 7 ottobre alle 18.00, dove si potranno osservare preziosi reperti archeologici di origine etrusca, alcune anfore per aromatizzare il vino, una mostra patrocinata dall’Assessorato alla provincia di Firenze e dal Comune di Certaldo.


Un’altra novità fondamentale è costituita dai padiglioni tematici nei quali gli espositori si confronteranno sul meglio delle loro produzioni. Il presidio nel giardino di Palazzo Pretorio sarà palcoscenico continuo di lezioni di cucina da parte di famosi chef, di alunni di scuole alberghiere, di cuochi in famiglia. Sono previste degustazioni gourmet, assaggi di specialità di altre regioni, la scoperta dei Presidi Slow Food che sono ormai chicche del territorio italiano.
A fare da padrona di casa ovviamente lei, la Cipolla di Certaldo, da alcuni anni divenuta Presidio Slow Food e conosciuta in tutta Italia per il suo gusto dolce e delicato, oggetto di sperimentazioni culinarie.

Sempre in campo gastronomico, non potevano mancare le Lezioni di cucina degli chef di Boccaccesca: primi piatti appetitosi, secondi gustosi, dessert di prim’ordine per menù da favola da poter ricreare a casa propria. La ricerca sul gusto compiuta dagli chef sarà di esempio anche per i cuochi in erba, ovvero gli alunni delle scuole alberghiere d’Italia che saranno occupatissimi nella corsa alla vittoria del Premio Chichibio, a loro riservato.
Tutto ciò in un contesto medioevale unico, il borgo di Certaldo Alto, un luogo di relax immerso in un’atmosfera da sogno.

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