Il Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia (Feaog), finora principale strumento della Politica Agricola Comune e, principale fonte di finanziamento comunitario, si sdoppia.
Nascono ufficialmente:
- il Fondo europeo agricolo di garanzia (Feaga);
- il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).
Entrambi questi fondi attingeranno dal bilancio europeo.
Il Regolamento Ce n. 1290/2005 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'UE, L209 dell'11/08/2005, che disciplina il finanziamento della PAC, entrerà in vigore parzialmente a partire dal 16/10/2006, non appena perderà validità il sistema attuale (Feaog), anche se l'applicazione integrale del nuovo regolamento scatterà dall'01/01/2007.
Feaga:il primo fondo della nuova PAC agirà attraverso due canali di spesa:
1) attiverà un cofinanziamento nei confronti degli Stati membri per le restituzioni fissate per l'esportazione dei prodotti agricoli nei paesi terzi; gli interventi destinati a regolarizzare i mercati agricoli; i pagamenti diretti agli agricoltori previsti dalla PAC; il contributo finanziario dell'UE alle azioni di informazione e promozione dei prodotti agricoli sul mercato interno europeo e nei paesi terzi.
2) opererà attraverso erogazioni direttamente disposte da Bruxelles.
Su questo fronte le casse dell'Unione Europea si "apriranno" per sostenere: azioni veterinarie e ispettive nel settore veterinario, nel settore dei prodotti alimentari e degli alimenti per animali, ma anche programmi di eradicazione e sorveglianza delle malattie animali e azioni fitosanitarie; promozione dei prodotti agricoli, realizzata direttamente da Bruxelles o tramite organizzazioni internazionali; misure adottate per garantire conservazione, caratterizzazione, raccolta ed utilizzazione delle risorse genetiche; la creazione e il mantenimento dei sistemi d'informazione contabile agricola; i sistemi di indagini agricole, comprese le indagini sulla struttura delle aziende; le spese relative ai mercati della pesca.
Feasr: la seconda leva finanziaria della PAC, in gestione condivisa con gli Stati membri, finanzierà i singoli Programmi di sviluppo rurale (Psr).
L'UE, su questo fronte, si richiama alle regole già scritte in materia.
Le erogazioni dei fondi avverranno attraverso organismi pagatori, accreditati dagli Stati membri in base ai requisiti unici previsti dall'UE. Ogni organismo pagatore dovrà a sua volta essere certificato da altri enti (pubblici o privati) selezionati da ciascun paese. Qualunque agevolazione in favore delle imprese, decisa in base alla PAC, dovrà essere integralmente versata alle stesse; tale principio è considerato valido dall'UE anche per gli importi relativi alle partecipazioni finanziarie pubbliche nei programmi di sviluppo rurale.
Per evitare lo sforamento di bilancio è stato istituito un sistema di allarme, capace di verificare mensilmente le spese decise o effettuate in base al Feaga.
Mentre, per tenere sotto controllo il Feasr, l'UE deciderà di volta in volta l'entità della sua partecipazione finanziaria ai programmi di sviluppo rurale, in base alle risorse presenti in portafoglio. In ogni caso la somma di prefinanziamento e pagamenti intermedi non potrà mai superare il 95% dell'aiuto UE deciso per ogni Psr.
Per quanto riguarda il bilancio da destinare allo sviluppo ruraletra il 2007 e il 2013 non esiste ancora nessun accordo; il nodo è stato affrontato dalla Commissione Europea con unnuovo Regolamento, il cui testo è stato congelato fino a settembre, in attesa di trovare qualche intesa tra gli Stati membri dell'Unione Europea.