La P.A. italiana presto telefonerà dal web: grazie al Voice Over Internet Protocol, è possibile gestire le chiamate da internet, offrendo nuovi servizi e riducendo del 30% le spese telefoniche.
Il cambiamento avverrà su larga scala: già diversi enti – il CNIPA per primo – si sono convertiti al VOIP, e la prossima uscita del bando per la creazione del Sistema Pubblico di Connettività che prevede la diffusione del VOIP, consentirà a molte amministrazioni di passare a questa nuova modalità di comunicazione o di integrare i sistemi di telefonia internet già esistenti rendendoli interoperabili.
Modalità, obiettivi, risparmio.
L’obiettivo per i prossimi due anni: tutta la Pubblica amministrazione connessa tramite VOIP, per un risparmio sulla spesa telefonica pari al 30%, e l’apertura di molti nuovi fronti nell’offerta di servizi. Innanzitutto l’infrastruttura: il traffico voce, dati e immagini viaggerà su un’unica “autostrada”: il risparmio delle pubbliche amministrazioni non riguarderà solo il traffico telefonico ma anche i costi di cablaggio. Ogni dipendente potrà telefonare da qualsiasi punto d’accesso autorizzato, indipendentemente dalla sede o dalla città in cui si trova, semplicemente immettendo la propria password che equivale al proprio interno telefonico.
L’integrazione delle caselle di posta elettronica e di quelle di voice mail darà vita inoltre al cosiddetto “lavoro multimediale”, con conseguente aumento di efficienza e di disponibilità dei servizi. Il gruppo di lavoro. Il CNIPA ha dato vita ad un gruppo di lavoro che supporterà gli enti che vorranno aderire al VOIP nei prossimi tre anni, e che ha già portato avanti analisi preliminari per la diffusione delle offerte migliori di telefonia in rete. Le P.A. interessate. Molte pubbliche amministrazioni si stanno già muovendo in questa direzione, come la provincia di Catania e il comune di Genova, in cui 8000 utenti in 45 sedi comunicano tramite VOIP dal 2003. La P.A.
centrale non sta a guardare. Dopo il CNIPA, anche la Farnesina sarà collegata alle più importanti sedi diplomatiche tramite VOIP: telefonate gratuite e prove generali per la RIPA, la Rete Internazionale delle pubbliche amministrazioni che, creata parallelamente al Sistema Pubblico di Connettività, metterà in rete (presumibilmente nel 2006) la maggior parte delle 369 sedi diplomatiche in 122 Paesi. I costi. I telefoni IP costano dai 100 ai 500 euro ciascuno, e ogni sede connessa necessita di un software per gestire il centralino il cui prezzo oscilla tra i 1.500 e i 15.000 euro.
Costi ammortizzabili in due anni, grazie ai risparmi sulle spese telefoniche, sul cablaggio, sugli spostamenti (il VOIP garantisce un’ottima qualità per le videoconferenze). E in termini di sicurezza si riscontra un ulteriore vantaggio: la possibilità di telefonate “sicure”, grazie alla possibilità di crittografare il segnale, cosa attualmente impossibile per le telefonate in analogico.