Il giro del mondo attraverso le opere nate dalla geniale fantasia di Hugo Pratt. E’ quanto offre Siena, dal 24 marzo al 28 agosto, con la grande mostra “Periplo immaginario”, che è stata presentata questa mattina – 10 marzo – a Roma, nella sede dell’Associazione Stampa Estera, dal Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari, dal Direttore Generale (Provveditore) della Fondazione Monte dei Paschi di Siena Marco Parlangeli, da Patrizia Zanotti, curatrice della mostra e dal giornalista Vincenzo Mollica.
Comincia da Venezia e prosegue attraverso Mondo Celtico, Africa, America Latina, Nord America, Pacifico e Asia il percorso espositivo che ripercorre l’opera dell’artista italiano scomparso 10 anni fa.
Sette mondi attraversati dall’arte di Pratt e dai suoi personaggi per un viaggio affascinante sospeso tra realtà e fantasia: i luoghi della sua vita si confondono con quelli delle fonti letterarie filtrate attraverso i ricordi delle letture d’infanzia, che hanno ispirato non solo la produzione fumettistica, ma anche tutto l’universo pittorico dell’autore: gli acquarelli, le tempere, le chine.
Ed è proprio la fusione tra letteratura e vita vissuta a rappresentare il filo conduttore delle 350 opere selezionate per l’esposizione senese che, promossa dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena e realizzata dalla Cong SA di Losanna, offre un percorso che consente di cogliere l’evoluzione della grande produzione artistica di Hugo Pratt, partendo dagli esordi di Asso di Picche, dell’ormai lontano 1945, fino agli acquerelli di Wheeling realizzati pochi mesi prima della sua scomparsa.
A Siena il visitatore sarà trasportato da un mondo all’altro dalla capacità evocativa delle storie di Pratt. Sarà possibile rivivere il mondo degli Indiani e l’ambiente di Frontiera attraverso le indimenticabili tavole di Wheeling e Ticonderoga, ispirate alle letture di Curwood, quelle di Zane Grey e di Kennett Roberts. E ritrovarsi in Africa, dove Pratt ha ambientato Gli scorpioni del deserto, sorpresi dalla staticità degli spazi immensi ma anche dalla vivacità dei colori delle insegne e delle divise ritratte da Pratt negli anni passati ad Addis Abeba col padre.
Nel viaggio immaginario di Hugo Pratt, anche la letteratura avventurosa classica di stampo anglosassone rivive sullo sfondo di Anna nella jungla, di Sgt Kirk, di Cato Zulu e di Jesuit Joe.
Una sezione speciale della mostra è dedicata alle 163 tavole di Una Ballata del Mare salato, la sua prima grande storia a fumetti ed esordio di Corto Maltese, il suo personaggio più noto. Tra le curiosità anche una vettura di Formula 1, la Ligier, che, pilotata da Martin Brundle nel Gran Premio del Giappone nel 1993, rimane a tutt’oggi l’unico esempio di auto da corsa decorata da un artista di fama internazionale.
Con l’esposizione senese, viene pubblicato anche il primo catalogo ragionato sull’opera di Hugo Pratt, curato da Patrizia Zanotti e dallo scrittore e documentarista Thierry Thomas, edito da Lizard.