Festa con Alessandro Parronchi in occasione del suo novantesimo compleanno che ricorre tra meno di un mese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 novembre 2004 15:10
Festa con Alessandro Parronchi in occasione del suo novantesimo compleanno che ricorre tra meno di un mese

La città gli rende omaggio domani presso il Saloncino del Teatro della Pergola (17,30)in occasione degli incontri di "Leggere per non dimenticare" con la presentazione del libro "Un tacito mistero"che contiene il carteggio fra Parrochi e Vittorio Sereni avvenuto fra il 1941 e il 1982. Alla Pergola sarà presente il sindaco Leonardo Domenici insieme all'assessore alla cultura Simone Siliani che, dopo la presentazione del volume, doneranno al grande poeta la targa del Comune come riconoscimento della città di Firenze al grande poeta.

Durante la presentazione del libro sarà proiettato un video sul poeta di Giulio Bogani e Gabriella Maleti con un evento musicale del pianista Muntoni. Ma l'evento cuore della serata di omaggio a Parrochi sarà il testo scenico "Stanza dei poeti", curato da Marco Marchi, docente di letteratura moderna contemporanea all'università di Firenze. Le voci recitanti saranno Maria Cassi e Giancarlo Cauteruccio. Si tratta di un testo scenico che ricrea suggestivamente un luogo in cui risuonano, intrecciandosi, lettere e versi.

Il libro che verrà presentato domani, curato da Colli e Roboni, ha una toccante prefazione di Giovanni Raboni. Al dibattito parteciperanno Enrico Ghidetti. Giovanna Ioli, Dante Isella, Giampaolo Muntoni che eseguirà al piano musiche di Erik Satie.. "Parronchi rappresenta insieme a Luzi e Bigongiari - ha detto l'assessore alla cultura Simone Siliani- la triade poetica del primo novecento a cui si aggiunge Montale, fiorentino di adozione e quindi appare doveroso ringraziare come abbiamo fatto con Luzi anche Parrochi per aver dato così tanto alla nostra città.

Parronchi è stato uno dei massimi rappresentanti consapevoli della stagione ermetica fiorentuina, ma anche colui che l'ha superata. Fin dagli anni trenta è stato il ponte e il poeta con la maggiore apertura culturale europea (basti pensare a Rimbaud il suo punto di riferimento ). Accanto al poeta la sua attività di critico d'arte ne ha fatto un intellettuale completo e ha reso la sua poesia un unicum per il quale si è parlato giustamente, fuori però dalle categorie critiche tradizionali". "Un tacito mistero" è una vasta e straordinaria corrispondenza attraverso la quale due notevoli poeti del nostro Novecento dialogano, si confrontano.

Gli anni documentati sono molti, ma spiccano fra tutti quelli della giovinezza e della prima maturità: gli anni storicamente implicanti della guerra e del dopoguerra. È soprattutto in quest'ultimo periodo che gli scambi epistolari si fanno più fitti e che l'epistolario abbonda di elementi essenziali, piste, indicazioni. Di che cosa parlano Parronchi e Sereni, riassumendo una temperie storico-culturale e richiamando, anche per via di affondi nel passato, drammatici momenti di valore individuale e collettivo? Soprattutto di poesia: dell'evolversi del proprio esercizio e delle fiducie in esso riposte, delle proprie letture, della ricerca di «padri» e «fratelli», del creativo costituirsi di testi e raccolte.

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