Il 95% delle gallerie previste nella tratta Firenze-Bologna dell’Alta velocità sono state scavate. Rimangono da fare alcuni tratti nelle gallerie di Vaglia, Faticosa e Firenzuola. Per quanto riguarda il nodo fiorentino, risultano in fase di ultimazione i lavori al sottopasso Giuliani-Panciatichi, la sottostazione elettrica, i lavori a Campo di Marte ed il cosiddetto “corridoio attrezzato” nella zona di Rifredi. E’ quanto si legge in una relazione presentata dall’assessore Tommaso Franci in commissione Territorio e ambiente.
La relazione, anche in risposta a due interrogazioni, presentate da Marco Carraresi e Franco Banchi (Udc) e da Fabio Roggiolani (Verdi), contiene un quadro dettagliato degli interventi previsti dagli accordi con il Ministero e con gli enti locali per il ripristino ambientale. Franci in particolare ha sottolineato l’importanza degli interventi sulle cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, che costituiscono un’esperienza pilota a livello regionale. Carraresi, che aveva presentato un’interrogazione sulla rendicontazione delle spese per gli interventi di mitigazione, si è detto “solo parzialmente soddisfatto”, perché “la Regione dovrebbe vigilare di più affinchè tutte le risorse pubbliche siano utilizzate al meglio per gli interventi di risanamento”.
Soddisfatto invece il consigliere Roggiolani, rassicurato dall’assessore sul fatto che un intervento controverso nella zona di San Pellegrino (comune di Firenzuola) non ha avuto seguito.
Definire le linee strategiche di un coordinamento di area vasta per affrontare tutti i problemi della mobilità e gli effetti della cantierizzazione della tramvia. E' quanto è stato deciso questa mattina nel corso di un seminario organizzato dal Comune di Firenze e che ha visto la partecipazione, oltre che del vicesindaco Giuseppe Matulli, dell'assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, del presidente della Provincia di Prato Massimo Lugli, dell'assessore ai trasporti della Provincia di Firenze Stefano Giorgetti, degli assessori alla mobilità del Comune di Prato Massimo Carlesi e del Comune di Pistoia Alfio Fedi, e dei rappresentanti dei comuni del lotto metropolitano (ovvero Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Impruneta, Lastra a Signa, Pistoia, Prato, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa).
All'ordine del giorno la necessità di un coordinamento e di integrazione delle rispettive competenze e funzioni della mobilità nelle diverse scale: area vasta (Firenze, Prato e Pistoia) e lotto metropolitano per la gestione del contratto di servizio del trasporto pubblico locale. Ma anche i problemi connessi con la realizzazione della tramvia e dell'integrazione con la ferrovia metropolitana e il trasporto pubblico locale su gomma. E' stato deciso di definire, attraverso la Regione, le linee strategiche di un coordinamento di area vasta tra i comuni e le province di Firenze, Prato e Pistoia che affronti tutti i problemi della mobilità e gli effetti della cantierizzazione della tramvia.
Un progetto che sarà poi sottoposto a un'assemblea plenaria come quella che si è svolta oggi. Il seminario, che era stato convocato per individuare i nodi principali della viabilità, ha visto la partecipazione di tutti gli enti invitati e segna l'avvio di una partecipazione collegiale a una politica della mobilità adeguata alle dimensioni anche territoriali che ha assunto. Nel corso del dibattito il sindaco di Scandicci Simone Gheri ha ricordato e rilanciato l'opportunità di pervenire rapidamente all'unione dei comuni del lotto metropolitano vista la necessità di una condivisione permanente delle politiche dell'area.