«E’ mai possibile che la Regione finanzi con 10 milioni di euro in cinque anni la realizzazione della Carta geologica della Toscana e che quando un povero consigliere chiede di vederla si trovi davanti a un documento scritto solo in inglese? Non si è resto conto, il nostro presidente, che la lingua ufficiale e più diffusa qui è ancora l’italiano?» E’ rimasto esterrefatto, il Presidente di Alleanza Nazionale in Regione Toscana Maurizio Bianconi, trovandosi per le mani la Carta geologica della Toscana stampata esclusivamente in lingua inglese.
Era la fine dell’agosto scorso quando, nell’ambito del congresso internazionale di geologia alla Fortezza da Basso di Firenze, la Regione Toscana presentò i risultati parziali (75%) di cinque anni di lavoro sul territorio regionale finanziati con 10 milioni di euro: è la Carta geologica della Toscana, documento fondamentale per la conoscenza e l’analisi scientifica del territorio e comprensivo di 4 Dvd, anche questi in lingua inglese.
Un paradosso, secondo Bianconi, che su questo ha presentato un’interrogazione a risposta orale a Martini «per sapere se non si ritenga opportuno pubblicare la Carta geologica regionale anche in lingua italiana, lingua ufficiale del nostro paese e numericamente la più diffusa fra gli abitanti della regione».
Il lavoro, d’altra parte, ha un’importanza enorme: «Al progetto finanziato tra il 2001 e il 2005 – spiega Bianconi anche nel testo della sua interrogazione – hanno collaborato tre atenei toscani.
Esso dovrebbe essere un imprescindibile supporto tecnico-culturale per impostare una corretta politica ambientale di tutela e valorizzazione». Allora, osserva il Presidente di An in Regione Toscana, perché non renderlo fruibile al massimo possibile dei toscani?