Firenze - Servizi e attività più visibili e di immediata identificazione. E’ questo l’obiettivo dei nuovi loghi approvati dalla giunta regionale per dare segnalazione, in maniera univoca e omogenea su tutto il territorio della Toscana, di tutte le realtà esistenti all’interno del Sistema integrato per il diritto all’apprendimento. Da oggi in poi Circoli di studio e Centri risorse educative e didattiche (Cred), Osservatori scolastici provinciali e Servizi per la prima infanzia, Informagiovani e Centri per l’educazione ambientale saranno visibili sul territorio anche grazie al “cancelletto” colorato scelto dalla Giunta per il nuovo logo: una trama dove si intrecciano diversi fili a formare un unico disegno.
Sintetizzata in una immagine (firmata dal grafico Andrea Rauch), è proprio questa la filosofia che la Regione persegue e che ha trovato una sua concretizzazione nella legge 32, il Testo unico su educazione, istruzione, orientamento, formazione e lavoro. Una filosofia che ora trova anche una sua codificazione e iconografia.
“Non è una questione irrilevante – spiega l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi – perché avere una segnaletica univoca aiuta i cittadini e fa capire che, dietro tutto questo, c’è un’unica regia, che servizi ed iniziative non nascono in maniera casuale ma hanno un forte coordinamento, un indirizzo preciso che si articola sul territorio e si arricchisce, ovviamente, delle specificità di ogni realtà e di ogni territorio.
L’integrazione deve infatti dare il senso di un ampliamento del ventaglio delle opportunità che cerchiamo di realizzare con le nostre politiche”.
Accanto al logo generale del Sistema integrato regionale per il diritto all’apprendimento sono stati ideati loghi specifici che, di volta in volta, potranno affiancarlo: è il caso del nido che contraddistingue i Servizi per la prima infanzia, dei quadratini colorati degli Informagiovani, delle due Toscane che si fronteggiano caratteristico contrassegno dell’educazione ambientale.Il nuovo simbolo è stato approvato dalla Regione e verrà diffuso capillarmente a Province, Comuni e Comunità Montane e agli altri soggetti coinvolti nel sistema per l’apprendimento.
