Alla Bargellini ci sono ancora una ventina di persone. Ieri dicevano che dovuta arrivare la polizia per sgomberarli e la aspettavano tranquillamente. Chi giocava a basket in palestra, chi dormiva, chi guardava la televisione, ce n'era uno che tentava di aggiustare un videoregistratore con cacciavite e pinze. La scuola deve essere sgomberata e così la prossima destinazione è l'altra scuola occupata, quella di viale Guidoni. Come faranno ad entrarci tutti proprio non si sa. I più previdenti si sono già organizzati sabato sera, hanno traslocato con il fresco della notte.
Ci sono circa 25 nuovi arrivi, che non sono stati sentiti dalla commissione. Il passaparola con i vari amici sparpagliati per l'Italia genera costantemente nuovi arrivi. Sulla precisione del numero non mi sbilancerei. Io ho parlato con tre persone in questa situazione, tutti arrivati a Firenze troppo tardi per entrare nella lista stilata in luglio in via Capponi. Si sono fermati per agosto, ma pensano di andarsene, probabilmente a Roma. Hanno il permesso di soggiorno di tre mesi e tutti e tre sono arrivati in Italia a marzo, dalla Svezia.
La stessa situazione di tutti gli altri, che sicuramente è destinata a crescere, visto che il sistema di identificazione tramite impronte digitali ha iniziato a funzionare solo dai primi mesi dell'anno. Alle tre del pomeriggio, e nonostante l'arrivo della polizia fosse previsto per le due circa, non si è visto nessuno. i somali erano intenti al sonno ed alle attività ricreative, in un'atmosfera pacifica e surreale, come solo il caldo di questi giorni ti fa sembrare la vita alle due del pomeriggio.
Roberto Deri Fotogiornalista freelance
