La regione Toscana si muove a protezione della tradizione. Con una delibera approvata ieri all'unanimità, La Giunta Regionale ha finalmente compiuto un passo importante verso la protezione degli ipermercati storici. "Oramai gli ipermercati toscani fanno parte della nostra tradizione culturale, storica, sociale ed economica come la ribollita o i venditori abusivi di prodotti taroccati ad ogni cantone. Quando apprendo la notizia della chiusura di un ipermercato storico mi piange il cuore", ha dichiarato il portavoce della Giunta regionale in un'affollatissima conferenza stampa, "per questo motivo abbiamo preso delle decisive misure per la loro protezione.
Nessun negoziante comune della regione potrà più fare dei prezzi che non siano superiori almeno del 35% a quelli dei prodotti di pari livello venduti da un ipermercato. Ai bottegai ed ai loro commessi sarà vietato intrattenere rapporti cordiali con la clientela, fornire un servizio di buon livello o vendere oggetti belli ed interessanti non reperibili negli ipermercati da proteggere. Non potranno tenere aperte le botteghe la domenica, le feste comandate e l'orario di chiusura non potrà andare oltre le ore 20.00.
Oltre che alle auto, chiuderemo l'accesso ai centri storici anche a motorini, biciclette, pattini, passeggini, pedoni con scarpe da ginnastica e tricicli, quali verranno tutti deviati verso l'ipermercato storico da proteggere. Ogni comune della regione superiore ai 3500 abitanti dovrà dotarsi di un'ovonda permanente e costruire uno svincolone di collegamento diretto all'ipermercato storico da proteggere più vicino."
