Firenze- "La Regione proseguirà nel suo impegno per l'utilizzo di software open source come strumento per l'aggiornamento della pubblica amministrazione e lo sviluppo dell'e-government, come stimolo alla creatività e alla pluralità, all'innovazione del tessuto di piccole e medie imprese tipico della Toscana". E' quanto ribadito dall'assessore al sistema informativo Carla Guidi intervenuta oggi all'Auditorium del Polo di Scienze sociali al convegno "Software libero, libertà e cittadinanza" organizzato dalla Regione, in collaborazione con l'agenzia per la cooperazione Adelante e alla Free software foundation, presente con il suo fondatore, il guru del software libero Richard Stallmann.
L'assessore Guidi ha ricordato come l'impegno della Regione per l'introduzione di programmi dal codice aperto, migliorabile e modificabile dai vari operatori, si sia concretizzato in una legge, la numero 1 del 2004 (che sancisce i compiti e la nuova organizzazione della Rete telematica toscana) all'interno della quale, per la prima volta, si tratta esplicitamente il tema. "E' una scelta importante - ha proseguito Carla Guidi - per lo sviluppo dell'informazione e della conoscenza, in linea, peraltro, con quanto indicato dall'Unione Europea e dal ministro Stanca.
La Regione Toscana utilizza fin dal 1997, al suo interno e fra i 500 enti collegati alla Rete telematica regionale, sistemi open source. Favorirne l'uso significa, fra l'altro, anche avviare forme di risparmio e di ottimizzazione delle risorse, sia per le pubbliche amministrazioni che per il sistema economico in generale. Ciò non significa che il percorso da fare per dare un riconoscimento ufficiale a un sistema fondato sulla libertà delle conoscenze non sia ancora lungo e difficile. Come Regione dobbiamo trovare un punto di equilibrio, fare in modo che tutti i soggetti coinvolti, gli enti locali, ma anche operatori economici, professionisti, ci seguano lungo tutto il percorso.
E fra gli ostacoli pesa anche il fatto che siamo stati fra i primi a imboccare la strada di una rete regionale, con scelte che all'epoca erano praticamente obbligate". Della società dell'informazione e della sua concretizzazione in Europa e nel nostro paese l'assessore Guidi aveva parlato anche venerdì scorso al convegno organizzato in Consiglio regionale. Al centro del dibattito la ricerca realizzata per conto dell'Unione Europea dall'Università di Roma sul raggiungimento degli indicatori Ue in tema di tecnologie informatiche da parte di 28 Regioni europee.
La Toscana si situa in una posizione intermedia. Primeggia per quanto riguarda la diffusione di strumenti di e-government con il progetto pilota e-Toscana e si distingue per un forte e costante incremento nell'uso di Internet. Una crescita che si scontra, però, con alcuni zoccoli duri. Specie in settori come l'agricoltura e il turismo, nei quali ancora prevale una certa sfiducia nelle possibilità offerte dal web.
Ad onor del vero e senza intento polemico bisogna però segnalare che la dichiarazione della Guidi è stata diffusa come tutti i comunicati stampa della Giunta regionale utilizzando software proprietario.
L'ufficio stampa della Regione ha adottato, non si sa bene perché visto che è praticamente l'unico ad averlo fatto, il software marcato Microsoft per diffondere i propri comunicati on line. Ciò significa che, nonostante l'obiettivo della diffusione di notizie, chi si colleghi al sito regionale da un computer Apple, o con un sistema Linux, oppure utilizzando software diverso da quello prodotto per l'ambiente Windows può avere problemi per leggere i documenti.
La redazione di Nove da Firenze utilizza in parte macchine su è caricato software diverso da quello che ha fatto di Bill Gates l'uomo più ricco del mondo.
Forse questa sensibilità ha indotto Nove, settimane fa, a segnalare all'ufficio stampa della Giunta questo problema con un messaggio di posta elettronica.
Forse rimarrà sorpresa l'assessore Guidi nell'apprendere che non solo nessuno si è preso a cuore la questione sottoposta, ma addirittura nessuno si è preso la briga di rispondere al messaggio. In barba ad ogni regola di cortesia e naturalmente alle norme sulla trasparenza amministrativa. Ha ragione l'assessore: la strada da fare è ancora lunga, anzì lunghissima...
[Nicola Novelli]