"Negli ultimi anni in Toscana i consumi di energia elettrica sono aumentati -scrive Claudio Martini, Presidente della Regione Toscana, nella propria newsletter settimanale- Dal punto di vista economico è un indicatore positivo, dal punto di vista ambientale le cose stanno diversamente. Dobbiamo fare i conti con una realtà che ci chiede di produrre più energia per essere autosufficienti e, al tempo stesso, di ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera. Secondo alcune stime, l'energia è responsabile per il 70% degli effetti sull'ambiente che determinano inquinamento e cambiamenti climatici.
E' una sfida difficile da superare. Ma non vogliamo sottrarci. Per questo abbiamo già avviato i lavori per aggiornare il nostro piano energetico. Gli obiettivi che intendiamo raggiungere sono tre: l'autosufficienza energetica, il rispetto dei parametri di Kyoto relativamente alle emissioni inquinanti e la riduzione del costo energetico. Riscriveremo il piano attraverso un ampio processo di partecipazione di comunità locali, organizzazioni sociali ed economiche, Enti locali, associazioni ambientaliste.
Una grande attenzione sarà rivolta anche alla domanda energetica, con l'obiettivo di ottimizzare i consumi. Vogliamo un mercato dell'energia sempre più liberalizzato, convinti che attraverso questa scelta sia possibile contenere i costi che gravano su famiglie e imprese. Sul versante della produzione energetica da fonti rinnovabili la Toscana ha raggiunto il 30% del fabbisogno; l'obiettivo dell'UE per il 2010 è del 22%. Le energie rinnovabili (solare, eolico, calore della terra, biomasse) sono anche un investimento importante per la nostra economia perché si tratta di risorse del nostro territorio: più riusciamo ad utilizzarle minore sarà la nostra dipendenza dall'estero.
Ma vogliamo andare oltre. Puntiamo ad un incremento della potenza elettrica di 1600 megawatt di cui almeno 1000 da fonti rinnovabili. In questo contesto rientra anche la realizzazione della nuova centrale di 400 mw nell'area Solvay: più energia, più pulita, con costi minori".
